Netflix ha chiuso un terzo trimestre da record e ieri ha visto il titolo in Borsa balzare di oltre il 9%. Le azioni del colosso dello streaming sono arrivate a superare la soglia dei 700 dollari, una vetta che non avevano mai raggiunto prima. Da ieri in Italia e Spagna sono anche scattati gli aumenti degli abbonamenti. Il piano standard con pubblicità passa da 5,49 euro a 6,99 euro al mese, mentre il piano standard senza spot sale a 13,99 euro al mese.
Il piano Premium, con massima qualità video, costa ora 19,99 euro al mese. Per tutti e tre i piani il costo di un utente “extra” è di 4,99 euro. Tornando ai risultati del terzo trimestre, Netflix registra ricavi in crescita del 15%, a 9,83 miliardi. L’utile netto sale del 41% e arriva a quota 2,36 miliardi di dollari. Risultati sopra le attese che, come detto, hanno dato gas al titolo in Borsa.
I COSTI
I nuovi abbonati del colosso dello streaming però rallentano. Nel terzo trimestre si sono iscritti alla piattaforma 5,07 milioni di utenti, contro gli 8,76 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli aumenti di prezzo sugli abbonamenti invece erano stati annunciati nella lettera trimestrale agli investitori. «All’inizio del mese abbiamo aumentato i prezzi in alcuni paesi Emea e in Giappone, adesso è il turno di Spagna e Italia», ha spiegato Netflix nella lettera agli azionisti che ha accompagnato la trimestrale. «Mentre cerchiamo di aumentare il coinvolgimento e offrire maggiore valore ai nostri clienti, stiamo lavorando per migliorare la nostra monetizzazione, perfezionando i nostri piani e i nostri prezzi», ha aggiunto l’azienda. La stretta sulla condivisione delle password e l’aumento dei prezzi hanno messo Netflix in condizione di moltiplicare gli abbonati e migliorare gli utili. Ma in Italia le associazioni dei consumatori, a partire da Assoutenti, chiedono al governo di intervenire contro lo «strapotere delle piattaforme», limitando l’ondata di rincari dopo gli aumenti anche di Dazn.
Netflix mantiene un solido vantaggio sulle società di intrattenimento tradizionali come Warner Bros Discovery e Disney, entrambe nelle sabbie mobili in questa fase. Bene l’andamento a Wall Street, dove rispetto a maggio di due anni fa, quando un rallentamento della crescita portò a un’ondata di vendite, il valore del titolo è più che quadruplicato. Da allora Netflix ha guadagnato 60 milioni di nuovi abbonati.
LA REAZIONE
Solo nell’ultimo anno il “canale” ha visto il valore delle sue azioni volare alle stelle, +71% in dodici mesi. Netflix prevede che i ricavi per l’intero anno 2025 saranno compresi tra 43 e 44 miliardi di dollari, con una crescita dell’11-13% rispetto ai ricavi previsti per il 2024.
L’anno prossimo la big dello streaming lancerà le sue principali serie, a partire da “Stranger Things”, e investirà anche in nuove iniziative come pubblicità e giochi. Inoltre dal 2025 Netflix non aggiornerà più gli investitori sui numeri dei suoi abbonati. L’attenzione sarà puntata esclusivamente sui ricavi.
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