Gianmarco Tamberi salta di gioia: è diventato papà. «Il nostro miracolo», ha postato Gimbo annunciando urbi et orbi la nascita di Camilla Tamberi Bontempi, la primogenita nata intorno alle 14.15 all’ospedale Salesi di Ancona e che porta anche il cognome della moglie Chiara. Doveva nascere a fine agosto la piccola Camilla, ma come papà Gimbo anche lei ha la capacità di sorprendere. E chissà quante cosa avrà da raccontare Tamberi a sua figlia. Già solo quanto accaduto l’estate di Parigi basterebbe per scrivere un libro: la fede perduta nella Senna durante la cerimonia di apertura, le coliche renali, la gara in condizioni disumane, gli aggiornamenti social. Insomma, non mancheranno le storie da narrare prima di andare a letto. Per quanto riguarda il futuro agonistico, invece, ora è da capire cosa accadrà. Sì, perché Gimbo è iscritto alla gara di domani di Chorzow e oggi dovrebbe imbarcarsi per la Polonia. La logica direbbe che rinuncerà. Ma, come detto, Tamberi ha sempre l’abilità di spiazzare chiunque, persino gli amici che avevano temuto un infortunio durante gli Europei di Roma, e invece era solo una gag delle molle. Vedremo se alla fine il marchigiano volerà a Tokyo, dove a settembre ci sono i Mondiali. Si gareggerà proprio nello stadio dell’Olimpiade e dell’oro condiviso con Barshim, l’amico qatarino già padre di un bimbo e che ora Tamberi ha finalmente raggiunto.
E a proposito di Tokyo, il capitolo mondiale riguarda anche Marcell Jacobs, che però ieri ha dato un altro tipo di annuncio. Ovverosia un altro forfait, anzi addirittura due in una volta. Il bicampione olimpico di Tokyo era iscritto alle gare di Losanna e Bruxelles, in programma rispettivamente il 20 e 22 agosto, ma è stato costretto a rinunciare. «Marcell ha una lesione muscolare di lieve entità occorsa in questi giorni durante l’allenamento», spiega l’entourage del campione olimpico. Non c’è pace per l’azzurro, che sta attraversando davvero un’estate stregata: Jacobs, infatti, aveva già dovuto saltare due eventi, il Roma Sprint Festival allo stadio dei Marmi e il meeting di Nancy. Per ora, della sua stagione rimane solo il ricordo della deludente trasferta finlandese di Turku, dove il velocista di Desenzano si era fermato al 10”30 in batteria, seguito poi dal 10”44 della successiva finale. Dallo staff di Jacobs, non traspare preoccupazione, anzi «l’obiettivo principale resta il Mondiale». Ma è chiaro che il percorso fino a Tokyo è tutto in salita e per questo la Fidal lo ha invitato a Roma per valutare le sue condizioni di salute sulla strada dell’appuntamento iriudato.
Marcell dovrà recuperare in fretta e avrà bisogno di almeno una gara per togliere la ruggine necessaria a ritrovare lo smalto dei giorni buoni. Solo un anno fa, per dire, chiudeva quinto all’Olimpiade con 9”85, non distante dall’americano Lyles vincitore in 9”79. Ora, però, il mondo sta correndo sempre più forte, mentre Jacobs e i velocisti azzurri si ritrovano a inseguire da lontano americani e giamaicani. E c’è sempre una staffetta da ricompattare e che deve difendere l’argento mondiale di due anni fa.
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