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«Deve cessare la guerra. Zelensky? Non invitato, lo sentirò dopo il vertice»


Donald Trump studia per arrivare all’incontro di venerdì in Alaska con Vladimir Putin «preparato», confessando che dopo due minuti saprà «esattamente se si può fare un accordo». Lo dice ai giornalisti in una conferenza stampa di oltre un’ora nella quale il presidente americano sostiene di voler incontrare Putin per creare le condizioni per arrivare alla pace in Ucraina. «Non appena finirò il colloquio con Putin telefonerò ai leader europei e a Zelensky per informarli». Trump sostiene di avere un buon rapporto con i Paesi dell’Unione e che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non prenderà «parte ai colloqui di venerdì», nonostante per giorni la Casa Bianca non ha escluso la sua presenza in Alaska. Le intenzioni di Trump sono come sempre quelle di «terminare la guerra e iniziare negoziati costruttivi». Il problema è che oltre alle speranze e agli annunci — a gennaio aveva promesso di terminare la guerra in 24 ore — ci sono le posizioni dei due Stati, che continuano a essere opposte, e le richieste della Russia che vuole una parte consistente dei territori ucraini oltre alla Crimea, richiesta che Zelensky ha già respinto. La strategia del presidente americano in questo momento è abbastanza chiara: ascoltare le posizioni di Putin e provare a organizzare un incontro tra il presidente russo e Zelensky al quale potrebbe partecipare lo stesso Trump («ci sarò se ce ne sarà bisogno»). Alla vigilia, ne ha un po’ per tutti. Di Putin dice che lo ha «deluso perché ho avuto ottime conversazioni telefoniche con lui, ma poi sono stati lanciati missili su Kiev o in qualche altro luogo». Mentre di Zelensky dice esplicitamente che al momento «non è invitato in Alaska» e fa capire che tutti dovranno rinunciare a qualcosa («cercheremo di restituire territori all’Ucraina, ma ci saranno degli scambi»). E, sempre su Putin, gli dirà «di far finire la guerra» e di dedicarsi «agli affari e non alla guerra: la Russia ha un territorio di grande valore», facendo anche capire che i rapporti commerciali potrebbero tornare alla normalità in caso di un “deal”. Trump sostiene che ci metterà «due minuti a capire se c’è la possibilità. Perché? Perché questo faccio, accordi».

LE POSIZIONI

Per ora sembra che le possibilità siano scarse: il Cremlino nei giorni scorsi ha detto che in questo momento non ci sono le condizioni per un trilaterale tra i leader e Zelensky dopo aver incontrato alcuni capi di stato europei ha spiegato di non voler accettare le condizioni di Putin: anzi il presidente Ucraino si è detto molto preoccupato, avvertendo Trump che Putin cercherà in ogni modo di aggirarlo e di convincerlo ad appoggiare la sua proposta. Su questo punto era stato abbastanza chiaro il vicepresidente americano JD Vance: in un’intervista con Fox News aveva ricordato che la Casa Bianca continua a lavorare per un vertice a tre e che «entrambe le parti resteranno scontente», aprendo alla possibilità di una pace che non sia un diktat di Mosca. E il presidente ieri ha confermato questa possibilità dicendo che le due parti devono convincersi che per arrivare alla pace devono cedere dei territori. Ma Trump ieri ha anche voluto diminuire le aspettative sul vertice con Putin: «Sarà un incontro preliminare. Quindi, questo è in realtà un incontro di orientamento, e il presidente Putin mi ha invitato a partecipare. Vuole partecipare. Penso, credo, che voglia chiudere la questione», ha detto Trump dalla Casa Bianca. Che ha anche rimarcato come sia importante che «sia Putin a venire nel nostro Paese, non in un Paese terzo». Anche se l’Alaska, un tempo, era russa. Oltre alla narrazione di Trump, ci sono tutte le tensioni dell’Europa. I leader europei vogliono convincere Trump ad alzare la pressione su Putin se dovesse emergere che il Cremlino non agisce in modo trasparente e leale nei negoziati. Il capo del Cremlino non incontra un presidente americano dal 2021, quando ha avuto l’ultimo colloquio con Joe Biden a Ginevra. Trump ha visto Putin nel 2019, a margine del G20 di Osaka. I leader europei vogliono anche fare pressioni su Trump affinché li faccia partecipare a un prossimo vertice con Putin, cosa che per ora non è affatto scontata. Ieri il governo tedesco ha organizzato un meeting online per domani con Francia, Gran Bretagna, Italia, Polonia e Finlandia, includendo anche la Nato e l’Unione europea. Al vertice, scrive Politico, dovrebbero prendere parte anche Trump e Zelensky. Trump ha invece confermato che chiamerà i capi di Stato europei e Zelensky cercando di dare loro un quadro chiaro sulla situazione: «Potrei dire “Buona fortuna, continuate a combattere“, o potrei dire che possiamo fare un accordo», ha aggiunto il presidente Usa. Parlando con i giornalisti Trump ha anche confuso il luogo dell’incontro di venerdì, sostenendo che andrà in Russia per vedere Putin. Poco dopo la Casa Bianca ha pubblicato una nota per correggere le parole di Trump e confermare l’Alaska come luogo del vertice.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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