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nelle qualifiche è eliminato nel Q1, partirà sedicesimo. «Errore mio, chiedo scusa»


Un venerdì intenso a Spa dove il cronometro non ha dato un attimo di tregua. Gara Sprint a mezzogiorno; poi, subito dopo, le qualifiche per la gara di oggi che scatterà alle 15 e si annuncia bagnata, sotto gli improvvisi temporali delle Ardenne. In sintesi, il bilancio è quasi scontato: la McLaren è di un altro pianeta, Verstappen l’unico fenomeno in grado di fare miracoli, Leclerc sempre tosto, capace di spremere fino in fondo una SF-75 nata sicuramente non sotto una buona stella. Gli sviluppi portati dagli ingegneri di Maranello non sono quindi serviti a niente? Vasseur e Charles confermano che un passo avanti c’è stato, la Rossa è più prestazionale rispetto a Silverstone e, soprattutto, più docile quando si spinge al limite, ma il ritardo dalle monoposto papaya, e anche dalla Red Bull di super Max, è troppo consistente per alimentare sogni di gloria. Insomma, per vincere come vorrebbe fare il monegasco che non si arrende mai. Inoltre, i rivali non stanno a guardare, anche loro portano continuamente aggiornamenti, quindi i progressi rischiano di essere vanificati.

ERRORI INSPIEGABILI — L’obiettivo, quindi, in condizioni normali, resta il podio, peraltro conquistato quest’anno non tante volte. E qui s’innesta il caso Hamilton che sta diventando veramente un rebus. Il piota più vincente di tutti i tempi, nell’università del motorsport dove ha scritto importanti pagine di storia, è sembrato un rookie, facendo errori banali che non aveva mai fatto in 368 gran premi di F1 dove ha vinto tutto quello che c’era in palio, compresi 7 Titoli mondiali e 105 gare, passando per 104 partenze al palo. Come lui nessun altro. Eppure il comportamento del baronetto riesce a sorprendere in negativo. Ci si poteva aspettare che, con una monoposto indubbiamente non competitiva, quindi senza il premio di un bottino attraente, il molto più giovane e più affamato Charles poteva essere un filo più veloce. Ci sta. Che un computer del genere andasse in tilt facendo strafalcioni che non aveva mai fatto da farlo sentire imbarazzato davanti alle telecamere è una vera sorpresa. Giovedì, assumendo un po’ il ruolo del team manager, aveva sentenziato cosa non andava sull’auto e addirittura nella squadra dichiarando che «era al lavoro per aggiustare le cose» perché non voleva fare come Alonso e Vettel incapaci di riportare il Mondiale a Maranello dopo averne vinti 6 con altre scuderie. Ieri, dopo la disastrosa qualifiche del GP, era cambiato il tono e lo sguardo.

LA DIFESA DI FRED — Con un filo di voce e gli occhi sfuggenti è sembrato un esordiente confuso: «Ho sbagliato io, chiedo scusa ai ragazzi nei box e a quelli in fabbrica…». Cosa è accaduto in due giorni? Lewis è stato eliminato in Q1 nelle qualifiche della gara Sprint ed ha ripetuto l’impresa in quelle del gran premio vero facendo due errori banali, inspiegabili per un campione come lui. Nel mezzo una anonima gara breve in cui quasi tutti i piloti hanno mantenuto le posizioni della griglia. Hamilton appare nel pallone, non può essere altrimenti e mette in atto manovre imbarazzanti per un fuoriclasse. Venerdì ha mancato la staccata più importante, dall’ottava alla seconda marcia, finendo in testacoda. Ieri ancora peggio nel giro decisivo, che peraltro stava facendo anche bene, è salito sul cordolo interno all’uscita del Raidillon-Eau Rouge, mettendo tutte e 4 le ruote fuori pista, una manovra del tutto inutile che gli è costata l’annullamento del giro.

Vasseur, con un certo distacco per non dare peso alla cosa, lo ha difeso: «Capita, in questo sport bisogna mettere tutto insieme perché si ragiona in millesimi di secondo. Quando Lewis ha sbagliato era sui tempi di Charles…». Purtroppo la doppietta poco onorevole l’ha fatta anche Kimi Antonelli, ma quella è un’altra storia. Nella gara Sprint capolavoro dell’olandese volante che, con un assetto più scarico che rende la monoposto difficilissima da guidare ma garantisce più velocità di punta per difendersi dai sorpassi, è riuscito a scavalcare Piastri e a tenesi dietro le due McLaren indubbiamente più veloci. Ai piedi del podio, staccata, la Ferrari di Leclerc. Oggi è attesa la pioggia, i carchi sono tornati normali e le papaya si sono acchiappata tutta la prima fila. Super Max ha fatto un errore e il Principino è riuscito a soffiargli la terza posizione. Sull’asfalto viscido si spera nel riscatto di Lewis…


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