Oro e argento corrono in scia alla prospettiva che la Fed proceda a un taglio dei tassi di interesse. Per la sforbiciata preme il presidente statunitense, Donald Trump, che da mesi non perde occasione di sollecitare il presidente della banca centrale, Jerome Powell, esortandolo ad agire al più presto. Le quotazioni del metallo giallo si sono avvicinate al massimo storico di 3.500 dollari all’oncia. Sul mercato spot, l’oro ha toccato un massimo quadrimestrale di 3.489 dollari per oncia nelle contrattazioni intraday, appena 11 dollari sotto il record assoluto, anch’esso stabilito il 22 aprile durante il caos seguito agli annunci sui dazi fatti dalla Casa Bianca nel cosiddetto giorno della liberazione del 2 aprile.
Acquisti anche sull’argento, che passa di mano a 40,75 dollari l’oncia con un balzo del 2,6%, portando il rialzo annuale a +40%.
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