24.05.2025
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Economy

Musk pronto a lanciare il robo-taxi. Il mercato dei droni vale 1,4 miliardi


Arriva il tanto atteso robotaxi, un taxi totalmente automatizzato senza guidatore. Potenzialmente anche aereo. A lanciarlo sarà oggi Elon Musk con la sua Tesla, nel corso dell’evento “We, Robot” negli studio di Warner Bros a Los Angeles, negli Stati Uniti. Una macchina, questa, destinata ad avviare una «nuova era per il trasporto», secondo l’imprenditore, come d’altronde l’aerotaxi.

La tecnologia del trasporto automatizzato nei prossimi anni spingerà il mercato dei droni in Italia, fino a fargli raggiungere un valore record da 1,44 miliardi nel 2030 (il 293% in più rispetto ai 490 milioni attuali). A prevederlo è un report di PwC Strategy& Italy, che sarà presentato il 17 ottobre alla Fiera di Roma all’evento “Roma Drone Conference 2024”, ma che Il Messaggero ha potuto visionare in anteprima. Quest’anno, secondo il rapporto, ci sarà un lieve calo del giro d’affari del settore, con una stima di circa 459 milioni (-6%), dovuto al ritardo di circa due anni dell’entrata in servizio dei nuovi aerotaxi elettrici a decollo e atterraggio verticali per il trasporto passeggeri e al rallentamento della crescita delle vendite dei droni per uso ricreativo, segmento che rappresenta ancora una larga porzione del mercato.

Ma nei prossimi anni la crescita sarà imponente, spinta anche dal ricorso sempre più massiccio alle consegne veloci automatizzate. Tra sei anni è infatti previsto un aumento rilevante del mercato dell’acquisizione di immagini e dati (dai 248 milioni di euro nel 2024 ai 448 milioni del 2030), del trasporto passeggeri (da 15 a 320 milioni), della difesa (da 122 a 321 milioni), della movimentazione di merci (da 63 a 327 milioni) e del lavoro aereo (da 11 a 21 milioni). Gli attuali ritardi, invece, potrebbero colpire anche l’aerotaxi Volocity, che puntava a collegare l’aeroporto di Fiumicino con il centro di Roma per il Giubileo del prossimo anno.

A pesare è anche la mancanza di un quadro normativo specifico per queste tecnologie, con l’Unione europea che, però, nelle prossime settimane dovrebbe emanare un apposito regolamento.

IL PARAGONE
Lo studio di PwC si concentra poi sullo stato di maturità dell’ecosistema della mobilità aerea avanzata in Italia e all’estero, includendo Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Viene sottolineata una maturità molto simile tra i Paesi analizzati, pur sfruttando leve di crescita differenti, con alcuni che mostrano una maturità maggiore sul coordinamento strategico nazionale, sullo sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture e su un coinvolgimento ampio e coordinato degli attori dell’ecosistema. Il settore si dimostra altamente volatile: alcuni Paesi come gli Usa hanno subito un rallentamento, mentre altri come gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto passi avanti significativi. Le sfide principali sono comuni a tutti e riguardano le regolamentazioni, le infrastrutture e l’accettazione pubblica.

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