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Mps decide sul rilancio: sì di Caltagirone all’Ops


La decisione sarà comunicata questa mattina. Il cda del Monte dei Paschi si è riunito per deliberare se aggiungere una componente cash all’offerta per Mediobanca allo scopo di dare un’ulteriore spinta alle adesioni, vicina già alla soglia minima del 35%. L’attesa del mercato è per un rilancio, sulla scia di quanto visto nelle ultime offerte bancarie (Bper su Sondrio, Ifis su Illimity e Intesa su Ubi). Più incerto quanto Mps, che dispone di 2,8 miliardi di euro di capitale in eccesso, sia disposto a mettere sul piatto. L’offerta di Siena — 2.533 azioni per ogni azione Mediobanca — valorizza Piazzetta Cuccia il 3,7% in meno della Borsa, dove Mediobanca ha chiuso invariata e Mps in rialzo dello 0,3%. Lo sforzo finanziario verrà calibrato per permettere a Siena di superare il 50% di Mediobanca, così da garantire il controllo di diritto della banca, dispiegare appieno le sinergie e utilizzare i crediti fiscali del Monte. Per effetto dei conferimenti di ieri le adesioni sono salite al 28,85% del capitale.

IL PASSAGGIO

Intanto le società quotate del gruppo Caltagirone (Caltagirone spa e Caltagirone Editore), hanno fatto sapere di aver esaminato preventivamente, in via volontaria e prudenziale, l’eventuale adesione da parte delle società controllate all’Ops lanciata da Mps sulle azioni Mediobanca in linea con quanto previsto dalla procedura aziendale sulle operazioni con parti correlate ai cui presidi tale operazione è stata sottoposta. In esito all’istruttoria compiuta anche con l’ausilio di un esperto indipendente, spiega una nota, il consiglio di amministrazione ha completato il proprio esame ritenendo sussistente la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni».


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