Prima le donne, secondo il buon vecchio galateo che privilegiava la cortesia alla gender equality: lo faranno anche nella staffetta mista 4×100 che debutta domani a Guangzhou, in Cina, mondiali per i quartetti di tutte le nazioni che lì cercheranno la qualificazione per i mondiali di tutti, settembre a Tokyo. E ci sarà il debutto della 4×100 con due donne e due uomini: le posizioni sono definite dall’inizio, la posta in palio non è Tokyo per ora (mai dire mai) ma questa gara diventerà specialità olimpica a Los Angeles 2028, dove l’organizzazione preme sulla velocità, i 50 metri del nuoto a tutti stili, e sul misto, perché donna e uomo possano confrontarsi direttamente, privilegiando la coppia tradizionale.
A differenza della mista del nuoto (quando si mescolano sessi e stili secondo i gusti del cittì e gli algoritmi), questa dell’atletica pone posizioni al momento prefissate: le prime due frazioni saranno delle donne, le ultime due degli uomini. Così si minimizzano le difficoltà del passaggio di testimone fra sessi a uno soltanto, quello fra la seconda e la terza frazione. Questo passaggio è il più pericoloso: se fosse l’uomo a dare il bastone alla donna, arriverebbe al massimo della velocità mentre la ragazza partirebbe accelerando da zero a ics; se fosse viceversa, c’è un problema di altezza, di solito la donna ha meno centimetri e dunque prendersi per mano diventa rischioso. Nel cambio uomo-donna bisognerebbe tener conto che il maschio ha un record di 9.58 (Usain Bolt, 2009) e la femmina di 10.49 (Florence Griffith, 1988, al tempo dell’atletica aumentata). Di qui la difficoltà dell’incontro.
Comunque vada, a Guangzhou sarà mondiale, nel senso di primato, anche se non riconosciuto ufficialmente, perché il “famolo strano” avrà il timbro doc solo a partire dal 2026. Per il momento si parla di sperimentale.
L’Italia avrà in pista sei staffette su sei, le tre veloci e le tre del miglio, uomini, donne e mixed.
Jacobs assente
Non ci sarà Jacobs nel quartetto sprint maschile, ci sarà Tortu con i gradi di capitano della spedizione. Il professor Di Mulo ha scelto nel mazzo, che sarà privo anche di Chituru Ali che è da qualche parte in America. Corsia 8 per gli azzurri (formazione Desalu, Melluzzo, Patta, Tortu), tra gli avversari gli statunitensi, che pure senza Lyles se non si perdono il testimone cammin correndo sono sempre i più forti, il Botswana (anche qui assenza di lusso: Tebogo), i brasiliani.
Dosso non ci sarà
Tra le ragazze niente Dosso, e dovranno darsi molto da fare per non finire al ripescaggio. Il posto di qualificazione, se il testimone resiste nelle loro mani, è assegnato dal pronostico alle statunitensi. Il resto è bagarre.
La staffetta del miglio propone agli italiani la sfida con inglesi e belgi (gran tradizione la loro nella specialità).
Il totale dei concorrenti è di 730 atleti per 43 nazioni. La qualifica mondiale la prenderanno in 14. Televisione all’ora di pranzo sia domani che domenica, sia Rai che Eurosport (inizio alle 13 nostre).
I quartetti azzurri: 4×100 uomini con Desalu, Melluzzo, Patta e Tortu; 4×400 uomini con Scotti, Aceti, Meli e Benati; 4×100 donne con Fontana, Kaddari, Siragusa e Pavese; 4×400 donne con Accame, Polinari, Bonora e Mangione; 4×100 mista con Pagliarini, Bertello, Federici e Ceccarelli; 4×400 mista con Bianciardi, Borga, Raimondi e Troiani.
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