Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Politics «Ministro ricattato? Escluso, non ci sono prove. Denunceremo Boccia. Vicenda privatissima». Corte dei Conti valuta istruttoria
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«Ministro ricattato? Escluso, non ci sono prove. Denunceremo Boccia. Vicenda privatissima». Corte dei Conti valuta istruttoria


«Non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo certamente» e «per il materiale che abbiamo esaminato siamo nel pieno di una vicenda privatissima». Così il legale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Silverio Sica, davanti alla sede del dicastero.

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Sangiuliano e il presunto ricatto

«Questa vicenda politicamente risponde a una logica della doppia morale tutta italiana, morale propria è quella dell’avversario», sottolinea ancora.

Smentita secca, dunque, da parte del legale del titolare del dicastero della Cutlura, che arriva dopo l’ultima uscita di Maria Rosaria Boccia che, intervistata da La Stampa, aveva aggiunto una nuova puntata alla telenovela raccontando — tra le altre cose — che Sangiuliano «è ricattato» da persone «che hanno ricevuto agevolazioni».

e che lei aveva ascoltato conversazioni private di Sangiuliano con politici. Dichiarazioni già bollate come fake dal ministero stesso.

«Stiamo verificando, lui è sereno»

«Stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c’è una violazione della riservatezza di quella che è stata la vicenda umana che ha accomunato per breve tempo queste due persone», dice ancora Sica. Sui tempi dell’esposto, «aspettiamo si calmi la vicenda politica e poi facciamo firmare la denuncia che andiamo a elaborare».

«Credo che il ministro sia assolutamente sereno, dispiaciuto per la sua carriera politica ovviamente. Per quello che noi riteniamo e abbiamo visto è stato un ottimo ministro fino a questo momento», dice ancora il legale del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «È stato — continua, parlando con i giornalisti — perché poi c’è stata questa polemica. È evidente che nell’opinione pubblica si può fermare un giudizio negativo».

Sulle dimissioni, «penso possano rispondere anche a una sua libertà di azione. Noi come legali non entriamo nel merito delle dimissioni o meno ma se dovessi esprimere un’opinione assolutamente personale direi che il ministro potrebbe recuperare la sua libertà di azione in questo momento rispetto a una bagarre politica di questo tipo tornando a essere un libero cittadino».

«Se si è trattato di un piano studiato? Non sappiamo, dobbiamo verificarlo. Non escludiamo nessuna ipotesi rispetto a questo», sottolinea ancora il ministro. In merito ai soldi pubblici, ha precisato che «non ci sono stati nemmeno per un caffè. Questa è una vicenda privatissima che si è trasformata, in base alla logica della doppia morale, in una vicenda politica».

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano denuncerà inoltre Maria Rosaria Boccia. La decisione è stata presa al termine di un lungo incontro fra il ministro e il suo difensore, l’avvocato Silverio Sica. «Il ministro non ha nulla da temere dalle dichiarazioni di questa donna – afferma Sica — Non c’è ragione per cui possa essere ricattato, non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo senza dubbio».

La Corte dei Conti

La vicenda Sangiuliano, intanto, «non è rimasta inosservata» e alla Corte dei Conti «si stanno facendo le valutazioni del caso». E’ quanto fanno sapere dalla magistratura contabile interpellata sulla vicenda che ruota attorno al ruolo di Maria Rosaria Boccia e al suo rapporto con il ministro della Cultura. 

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