03.12.2025
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«Mi offrirono 100 mila euro per raccontare la fine del mio matrimonio con Buffon. Mio figlio Louis? Sono 2 anni che siamo lontani»


Il successo Alena Seredova l’ha cominciato ad assaporare all’età di 14 anni. «Ai tempi — racconta a Il Secolo XIX — i concorsi di bellezza erano visti da tutti in tv, quando partecipai a “Česká Miss”, la gara nazionale, mi iniziarono a conoscere. Dai 14 anni ho iniziato a fare sfilate…». E da lì non si è più fermata. «A 18 anni sono andata a vivere da sola, faceva parte della nostra cultura. La prima macchina me la ricordo ancora: la pagai una cosa come 200 euro ed era un catorcio, con i finestrini a manovella che si bloccavano in continuazione. Ma io mi sentivo “figa” perché l’avevo comprata da sola».

A farla arrivare in alto, racconta al principale quotidiano di Genova Alena, è stata «la perseveranza di sicuro, la competitività anche, non la timidezza. Però un giorno — a quel concorso di miss — ho chiamato mia madre e ho detto: “Metto la timidezza da parte per un mese, voglio arrivare al punto in cui si guadagna davvero”. Per intenderci: sculettare davanti a un pubblico non mi veniva naturale, ma ho imparato a dare il mio meglio, è un mestiere».

Il programma con Panariello

Poi nel 2001 «ricevetti una telefonata mentre ero la responsabile di un campeggio con i bambini di un orfanotrfio, facevo l’animatrice. “Giorgio Panariello vuole incontrarti di nuovo, sei tra le scelte per il suo programma in Rai in Italia”. (…) Partii con un aereo per Milano. Poi un treno per Firenze, infine il pullman per Viareggio. Partenza alle cinque del mattino, a pranzo Panariello mi offrì un bicchiere d’acqua e un’insalata, forse abituato alle altre modelle».

Lei ordinò una cotoletta con le patatine. «Mi scelse, iniziai “Torno sabato” su Rai 1. Il periodo di lavoro più bello: dopo lo spettacolo si andava a mangiare tutti insieme e conobbi Renato Zero, Zucchero e tanti altri artisti in una intimità eccezionale. Allora non sapevo per bene chi fossero, li ho vissuti con naturalezza».

Il matrimonio con Buffon

Nel 2011 si sposa con Gigi Buffon. Dopo la separazione. Per parlarne gli offrirono «100 mila euro e non le dirò chi. Ho rifiutato e non perché non mi avrebbero fatto comodo: ho preferito dare valore alla serenità dei miei figli e mia».

Prima di riaprire il suo cuore e accettare la corte di Alessandro Nasi ci ha impiegato un po’ di tempo. «Ci ho messo tanto per decidere che potesse andare bene. A Torino mi chiamavano “il dobermann”: mi sentivo gli occhi di tutti addosso e non permettevo a nessuno di avvicinarsi».

Il figlio calciatore

Tre figli, uno di questi, Louis Thomas, nato dall’amore con Gigi Buffon che compirà 18 anni a fine mese, ha scelto di fare il calciatore. È bravo, fa goal, li farà per la Repubblica Ceca e non con maglia azzurra. Ma a pesare ad Alena è la distanza da lui. «Aveva 15 anni, sono due anni che siamo lontani. E se ne parlo sento una stretta forte di nostalgia. Piango ancora ogni volta che riparte. Quando i miei ragazzi erano bambini li ho sempre portati con me. Man mano che diventavano grandi però mi sono ricordata della libertà che mi diedero i miei genitori per farmi inseguire i miei sogni. Il patto era: “Vai pure, ma non tradire la nostra fiducia”».


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