Meta ha ufficialmente riattivato la funzione di offerte di lavoro su Facebook, a due anni dalla sua chiusura, limitandola per ora agli utenti negli Stati Uniti. Con questa mossa, il colosso di Menlo Park punta a riportare la piattaforma nel mercato del recruiting online, entrando nuovamente in concorrenza diretta con LinkedIn, ma con un approccio diverso: più locale, pratico e orientato alle piccole imprese. Il nuovo sistema si concentra infatti su posizioni entry-level e mestieri manuali, proponendosi come una vera e propria bacheca digitale per attività e candidati all’interno della stessa comunità. Le offerte di lavoro appaiono in una sezione dedicata del Facebook Marketplace, ma possono anche essere condivise nei gruppi tematici o pubblicate direttamente dalle pagine aziendali. «Se stai cercando un impiego entry-level, commerciale o nei servizi nella tua comunità, Facebook può aiutarti a entrare in contatto con persone e piccole imprese locali che stanno assumendo», spiega Meta nella nota ufficiale. La funzione è riservata agli utenti maggiorenni e segue precise linee guida sulla trasparenza e la legalità. Sono vietate offerte discriminatorie, contenuti illegali, servizi per adulti o richieste di dati sensibili come informazioni bancarie o di identità. Anche la promozione di modelli di business ingannevoli, come il marketing multilivello, è espressamente proibita. Le aziende, inoltre, devono fornire informazioni veritiere e complete sulle proprie offerte di lavoro. L’iniziativa segna il ritorno ufficiale della funzione “Jobs on Facebook”, introdotta nel 2017, estesa inizialmente a oltre 40 Paesi e poi gradualmente ritirata nel 2023. Il suo rilancio nel 2025 rappresenta una nuova strategia per rafforzare il legame tra social network e mercato del lavoro locale, sfruttando l’enorme rete di utenti e community già presenti sulla piattaforma.
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