Un esperimento che ha ricreato le condizioni iniziali su Mercurio suggerisce che uno spesso strato di diamanti potrebbe essere nascosto a centinaia di chilometri sotto la superficie del pianeta. Sotto le pressioni e le temperature del mantello planetario, riporta uno studio pubblicato su Nature, il carbonio potrebbe esistere come uno strato stabile di diamante, con importanti implicazioni per le proprietà fisiche e chimiche di Mercurio.
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Caratteristiche uniche di Mercurio
Mercurio è un pianeta insolito nel nostro Sistema Solare. Come la Terra, ha un esosfera e un campo magnetico, ma possiede anche caratteristiche uniche come un rapporto nucleo-mantello molto elevato e una chimica superficiale esotica. Nonostante queste differenze, l’ipotesi dell’oceano magmatico suggerisce che durante la formazione iniziale dei pianeti terrestri (Terra, Luna, Venere, Marte e Mercurio) ci sia stata una fase di fusione globale che ha portato alla separazione di un nucleo metallico dal magma silicato, che poi si è raffreddato e cristallizzato formando il mantello e la crosta.
Le origini del diamante su Mercurio
Secondo uno studio recente di Yongjiang Xu, Yanhao Lin, Peiyan Wu, Olivier Namur, Yishen Zhang e Bernard Charlier, durante le prime fasi della formazione di Mercurio, potrebbe essersi formato uno strato di diamante al confine tra nucleo e mantello. Questo è stato suggerito da una combinazione di esperimenti di laboratorio e modelli che esplorano la stabilità delle fasi del carbonio nelle condizioni di Mercurio.
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