15.05.2025
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Matenità surrogata reato universale, che vuol dire? La gestazione per altri diventa punibile se utilizzata da un italiano anche all’estero


Il disegno di legge sulla maternità surrogata è stato approvato in Commissione al Senato. Questa pratica, alla quale ricorrono spesso le coppie omossessuali — ma non solo loro — per diventare genitori, è più vicina al riconoscimento ed equiparazione al reato universale. A favore il centrodestra, contrarie tutte le opposizioni. Il provvedimento, che porta la firma di Fratelli d’Italia e fortemente voluto dalla stessa premier Giorgia Meloni, è stato approvato alla Camera il 26 luglio 2023. Ma cosa vuol dire che diventa reato universale?

Intanto leggiamo nei commenti di maggioranza e opposizione la diversa attitudine verso questa pratica. Per la maggioranza ha parlato molto positivamente di questa accelerazione legislativa la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. Dice che «l’Italia si conferma una nazione all’avanguardia sul fronte dei diritti, contro le nuove forme di sfruttamento delle donne e dell’infanzia. Difendiamo il diritto dei bambini alle proprie origini, il diritto delle donne a non essere sfruttate e mercificate, la salvaguardia delle relazioni solidaristiche e gratuite su cui si fonda la coesione della nostra società». Per l’opposizione si tratta di un «accanimento persecutorio che questo Governo continua a mettere in atto nei confronti dei bambini e delle bambine». Per Riccardo Magi, segretario di +Europa è «un obbrobrio giuridico pensato per arrestare i genitori che ricorrono a GPA all’estero, anche se in Paesi in cui è legale e regolamentata. È l’ennesimo provvedimento incostituzionale di questo Governo». 

La proposta di legge per rendere la maternità surrogata un reato universale è stata fortemente voluta da FdI.

Si vuole punire, con questa legge, il cosiddetto «utero in affitto», anche se commesso all’estero. Perché la gestazione per altri (quando si presta il proprio grembo ad altri o altre che non possono avere gravidanze o non hanno ovviamente un grembo e quindi non possono diventare madri) è già vietata e sanzionata in Italia (reclusione da tre mesi a due anni e multa che va da 600.000 a un milione di euro). 

A cambiare infatti è l’articolo 12 della legge 40 del 2004 che allarga il perimetro della perseguibilità del reato aggiungendo una manciata di parole: «commesso all’estero da cittadino italiano». È all’estero, infatti, che si svolge nella maggior parte dei casi questa pratica, visto che in Italia non si può. 

Maternità surrogata, cos’è

Si tratta di una forma particolare di procreazione medicalmente assistita in cui una donna porta avanti una gravidanza (o una gestazione, a seconda dell’apporto biologico del genitore intenzionale) per conto di una terza persona, o una coppia, che non può avere figli. La proposta di legge intende colpire il «turismo procreativo», lo chiamano così. Si definisce — e si condanna come già nella proposta di legge, identica, che presentò nella scorsa legislatura la leader di FdI Giorgia Meloni — il «business» che caratterizza questa pratica che accosta la genitorialità a un pagamento: le donne che accettano di partorire per altri nelle cliniche all’estero lo fanno dietro compenso.

Per Fratelli d’Italia si tratta di una battaglia contro la compravendita dei bambini e la mercificazione del corpo della donna. E in questo modo il partito di governo risponde ed esaudisce una esplicita richiesta del Papa che aveva chiesto ai governi di tutto il mondo di punire la maternità surrogata e di considerarla, quindi, un reato.

«Auspico un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica», aveva esplicitamente chiesto Papa Francesco lo scorso 9 aprile. E l’Italia con questa legge si allinea perfettamente ai desiderata del Vaticano, sede della Chiesa cattolica. 

Perché diventa reato anche fuori dai confini italiani (ma solo per gli italiani)

«La possibilità di aggirare facilmente, all’estero, il divieto di maternità surrogata, ottenendo successivamente il riconoscimento anagrafico contemplato dalla sentenza della Cassazione n. 9006/2021, aprirebbe anche alla più generale elusione del sistema delle adozioni internazionali con tutti i presidi a tutela dei minori», si legge nel testo di legge approvato alla Camera e oggi anche in Commissione al Senato. «La scelta diretta o addirittura la programmazione «a catalogo» del minore lasciano infatti spazio ai genitori committenti più spregiudicati e benestanti, senza alcuna verifica circa la loro attitudine a crescere un figlio — si legge ancora nella pdl targata FdI — Serve allora una nuova legge per contrastare la maternità surrogata, anche se compiuta all’estero, che potrà includere la tutela delle donne sotto sfruttamento e lo status del neonato da maternità surrogata o da compravendita, il cui superiore interesse non sarà probabilmente quello di restare con i «committenti/acquirenti», bensì quello di essere destinato all’adozione».

In questo modo, il reato di surrogazione di maternità sarà perseguito anche se il fatto è commesso all’estero ai sensi dell’articolo 604 del codice penale. Il comma 3 dell’articolo 3 prevede che il pubblico ministero invii la formulazione dell’imputazione ai sensi dell’articolo 405 del codice di procedura penale al presidente del competente tribunale per i minorenni per ogni valutazione di competenza funzionale alla piena tutela del minore, ai fini dell’adottabilità. Infine il comma 4 dell’articolo 3 stabilisce che il pubblico ufficiale che annoti nei registri dello stato civile il nato da maternità surrogata sia punito ai sensi dell’articolo 567, secondo comma, del codice penale.

Quindi, un italiano che accede alla gravidanza per altri all’estero, in un Paese dove questa pratica è legale nella forma commerciale, al rientro in Italia è punibile. Se, invece, la stessa cosa la fa un cittadino francese residente in Italia, al rientro in Italia non sarebbe punibile. Così come non sarebbe punibile, al suo rientro in Italia, un italiano che accede alla GPA in un Paese in cui è legale e normata nella forma solidale per il principio di doppia incriminazione. 

Mentre in Italia veniva approvato il reato universale di maternità surrogata, in Irlanda questa pratica è stata regolamentata

Cosa succede quindi se i Paesi dove è legale questa pratica hanno stabilito una cooperazione giudiziaria con l’Italia? Tecnicamente, infatti, i cittadini italiani residenti in Irlanda che faranno legittimamente accesso alla fecondazione assistita con gravidanza per altri saranno puniti se fanno rientro in Italia. Verrebbe, così, colpita anche la libera circolazione all’interno dell’Unione europea che è un principio europeo. L’Italia dovrebbe chiedere alle autorità irlandesi di cooperare nel perseguimento del reato anche se in Irlanda la GPA è un diritto. 

In Europa la gestazione per altri è perseguita?

In Europa è stata emanata nuova direttiva che chiede agli Stati membri di criminalizzare solo le forme di abuso e sfruttamento della maternità surrogata

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