Una riunione fiume nella notte per stabilire le priorità del «nuovo» Movimento, pronto a cambiare tutto: nome, simbolo, tetto dei due mandati, peso del garante. Ieri per il M5S è stata una giornata piena: il Consiglio nazionale riunitosi dalla mattina si è protratto fino a sera inoltrata. La rivoluzione, o meglio il restyling, voluto dal presidente Giuseppe Conte è stato messo finalmente nero su bianco dopo la prima scrematura dei temi svolta con l’aiuto esterno di «Avventura Urbana», che ha raccolto il parere di 360 iscritti, non iscritti e giovani del confronto deliberativo. Ora è toccato alla politica il passo in avanti: trasformare i 12 temi emersi in quesiti da sottoporre all’Assemblea, che poi si occuperà di scrivere il nuovo statuto.
Ruolo del garante e doppio mandato al centro della discussione
Il tempo stringe e «Nova», l’evocativo nome dal gusto astronomico scelto dai 5 Stelle per l’Assemblea Costituente che si riunirà a Roma, nella cornice di Palazzo dei Congressi, il 23 e 24 novembre, è sempre più vicina.
La palla adesso è passata alla politica. Da Giuseppe Conte, in qualità di presidente, ai rappresentati dei comitati politici del movimento, passando da vicepresidenti, capigruppo e vicecapigruppo di Camera, Senato, Parlamento europeo, e i delegati dei territori, per tutti è stato tempo di mettere nero su bianco i quesiti che verranno sottoposti alla base. Quesiti che non sono stati ancora integralmente resi noti. Ma a questo proposito, raccontano fonti di Campo Marzio, nel corso della riunione fiume ci si è dedicati a due dei nodi principali di questo processo costituente: il ruolo del garante e la regola del doppio mandato.
Secondo quanto si apprende, “in ossequio alle logiche di partecipazione” che hanno animato da agosto il rinnovamento del Movimento 5 stelle, tutte le proposte messe in campo dai ‘saggi’ verranno sottoposte al vaglio degli iscritti. Tradotto: sarà la base a scegliere se ridimensionare il ruolo di Beppe Grillo, rendendo la sua carica non più vitalizia, per esempio, se lasciare tutto com’è o addirittura tirare una riga sulla figura. E alla stessa maniera decideranno anche le sorti degli eletti che sono arrivati a due legislature — tante sono le proposte anche in questo senso per superare il vincolo o tenere le cose invariate, o fissare delle deroghe.
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Per quanto riguarda il nome e il simbolo, le bocche sono invece cucite. «Neanche me lo immaginerei un altro nome per il movimento», dice un parlamentare sentito dall’Adnkronos. Però la base ha scelto, e dato che Conte, a differenza dell’Elevato, non ha messo tabù, ecco che anche l’opzione di un logo diverso per il futuro è in ballo. E ballerà. Almeno fino a oggi, o al più mercoledì, giorni in cui, si apprende, dovrebbero essere redatti e resi noti i quesiti veri e propri.
Tra i quesiti, quasi certamente, emergerà anche la questione della scelta di campo del Movimento, presente tra i temi discussi nella fase precedente. Si tratta insomma del nodo alleanze, che sembra il più significativo anche per gli equilibri del centrosinistra. Si ipotizza la possibilità di futuri patti con condizioni da porre agli alleati di turno. La volontà, comunque, sembrerebbe quella di mantenere il M5S nel campo progressista. Con buona pace di Grillo, anche stavolta.
I 12 temi prioritari
I 12 temi prioritari — da trasformare in quesiti — selezionati in vista della Costituente pentastellata ed emersi dal confronto deliberativo tra i 360 iscritti, dopo la selezione svolta dall’azienda esterna «Avventura Urbana», erano i seguenti:
Crescita economia inclusiva e lavoro dignitoso
Contrasto all’evasione fiscale e etica nell’impresa
Politica di pace ed Europa
La centralità della questione giustizia nell’azione politica del Movimento
Transizione ecologica e patrimonio naturale per un’ecologia integrale
Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del Presidente e del Garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi territoriali
Informazione libera e sovvenzioni alla cultura
Riforma della scuola primaria e secondaria
Riforme per un maggior equilibrio territoriale nel Paese
Revisione del Codice etico per candidature e alleanze
Università e ricerca scientifica
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