Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Sports l’ultimo ricordo a San Siro contro i rossoneri è dolcissimo
Sports

l’ultimo ricordo a San Siro contro i rossoneri è dolcissimo


Riprendersi la Scala del Calcio in grande stile. Zaccagni ha messo nel mirino il Milan e l’ultimo incrocio a San Siro con i rossoneri è dolcissimo. Riavvolgendo il nastro a 271 giorni fa il numero 10 si tuffava per la zampata del vantaggio in quella che sarebbe stata una vittoria all’ultimo respiro grazie al rigore di Pedro. Appena la terza dal 1989 in Serie A nella tana del Milan, dato che lascia intuire quanto sarebbe complicato vincerne due di fila, exploit mai riuscito in campionato alla Lazio. Il tutto considerando pure lo storico di Sarri a San Siro da allenatore biancoceleste, sempre ko in 7 precedenti tra Milan e Inter nelle varie competizioni. Tanti trend negativi che Zaccagni non vede l’ora di invertire scoccando una delle sue frecce e incrementando un bottino salito a 3 dopo il gran gol col Cagliari, seguito da un giuramento di fedeltà a Sarri e compagni: «Il mio obiettivo è la doppia cifra, ma prima ancora aiutare la squadra. Se in alcune partite c’è bisogno di fare il terzino, io lo faccio».

CONCORRENZA

Parole da vero capitano che, ironia della sorte, quella doppia cifra che tanto sogna lo scorso anno l’aveva raggiunta proprio con quel guizzo a San Siro col Milan. La seconda in carriera dopo quella nel 2022-23 con Mau, che gli ha permesso di sbocciare, ma che sta insistendo per aumentargli la concorrenza sulla fascia sinistra. L’accordo con Insigne è praticamente cosa fatta (ingaggio tra 1,2 e 1,3 milioni di euro). Una trattativa portata avanti dal presidente Lotito scavalcando il ds Fabiani, che avrebbe preferito un profilo più giovane alla Maldini, sondato in più occasioni, la prima già svelata dal nostro giornale due estati fa. Altri tempi. Ora il Comandante insiste sul tiraggiro di Lorenzo per completare il reparto avanzato. Sempre che non rischi di diventare il sostituto di Zaccagni in caso di offerte importanti a gennaio e la necessità di fare plusvalenze attorno ai 30 milioni.

TRA LISTA E ARABIA

Intanto è ufficiale il reintegro in lista Serie A di Dele-Bashiru. Il nigeriano – che nella migliore delle ipotesi giocherà due gare di campionato esaurendo i cambi extra mercato a disposizione – ha preso il posto di Hysaj e non di Rovella. L’ex Juve era inserito tra i 4 calciatori formati nei vivai italiani e non poteva esser spostato. Ci si mette anche la sfortuna, ma fatto sta che la Lazio perde un calciatore di movimento reinserendone uno che sta per partire per la Coppa d’Africa assieme a Dia. Per chi resta invece continuano le valutazioni. Da Noslin e Belahyane, indiziati a lasciare presto Formello, fino a Gigot, impegnato nella riabilitazione post-operatoria in Francia, ma che difficilmente si muoverà prima di giugno.

C’è poi la questione Tavares. La scintilla con Mau non è scattata e quindi la Lazio ascolterà eventuali offerte. Rispetto a un anno fa la valutazione è scesa a 15 milioni, pochi considerando il 40% da girare all’Arsenal. Non sarà semplice trovargli squadra in Europa, ma la soluzione può essere l’Arabia. L’entourage ha iniziato a sondare il terreno e Nuno ha già dato l’ok. La giusta cifra farebbe felici tutti, con la Lazio che a quel punto potrebbe tentare un affondo su Martín, in scadenza col Genoa, senza dimenticare Gaaei e Kike Salas già valutati in passato. Più complicato trovare un under 23 italiano al momento.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Ogni giorno le notizie della tua squadra del cuore
Iscriviti e ricevi le notizie via email

Exit mobile version