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Dal BNL Italy Major Premier Padel del Foro Italico e la wild card a Sara Errani, ai circuiti CUPRA FIP Tour e Promises per i più giovani; dall’orgoglio di un sistema ‘puro’ di tornei combined per uomini e donne al sogno Olimpiadi, fino alle iniziative per coinvolgere gli amatori con le stelle del padel mondiale. In un’intervista concessa all’agenzia di stampa italiana Ansa, il presidente della International Padel Federation, Luigi Carraro, ha toccato alcuni dei punti di maggior interesse e attualità del mondo del padel e della federazione mondiale che presiede.
Le dichiarazioni di Luigi Carraro
«Abbiamo costruito un circuito che è un unicum in tutti gli sport – le sue parole sul tema dei tornei combined -.
Non esiste in nessuno sport la possibilità di combinare sistematicamente gare maschili e femminili». Carraro riafferma un concetto cardine del sistema padel mondiale: «Noi crediamo nell’uguaglianza e nel padel le donne sono protagoniste, la wild card a Sara Errani è poi la testimonianza di quanto questo movimento stia crescendo. Per il nostro mondo avere una giocatrice così è un orgoglio e sono certo che sarà solo la prima presenza di tante».
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Le dichiarazioni di Carraro arrivano all’indomani della notizia che in Italia si è arrivati ad avere oltre 10mila campi, mentre in campo internazionale le federazioni sono 87, anche se entro fine anno arriveranno a superare le 100. Gli obiettivi sono chiari, allargare sempre di più la base e in questo sono fondamentali gli oltre 300 tornei del CUPRA FIP Tour.
«Costituiscono la base di chi giocherà poi i Premier Padel — spiega Carraro -. Così come i FIP Promises, destinati ai giovani». Ecco allora che per far continuare a crescere un Major come quello di Roma servono due cose: «Avvicinare i fan e i curiosi ai grandi campioni del padel, oggi ancora molto accessibili, e questo lo stiamo facendo – dice Carraro, sottolineando l’iniziativa dei quattro campi divisi tra allenamenti dei campioni e semplici amateurs — Poi Roma crescerà ancora quando ci saranno coppie italiane di vertice». Quanto ci vorrà? «Entro quattro anni l’Italia si toglierà grandi soddisfazioni sia nel maschile che nel femminile — continua ancora il n.1 FIP -. Ci sono giovani promettenti e la federazione italiana li accompagna con progetti concreti», così come accaduto con il tennis italiano.
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Da coltivare, poi, c’è il sogno Olimpiadi: «Ma non faccio previsioni — ribadisce Carraro -. Oggi abbiamo tutti i requisiti per essere sport olimpico. Ma noi dobbiamo essere molto rispettosi del lavoro del Cio che non guarda solo le caratteristiche sulla carta. Credo che lavorare così, con eventi che migliorano giorno dopo giorno, sia il miglior viatico per diventare uno sport a cinque cerchi. Il Cio si sta evolvendo e sa che è una buona opportunità far entrare il padel perché è uno sport già trasmesso in 242 paesi».
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