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Sono 256 i Comuni chiamati oggi alle urne: 111 in Alto Adige e 145 in Trentino. Proprio qui, per circa la metà dei municipi al voto, 85, è sceso in campo un solo candidato. Per questo per molti la vera sfida sarà la partecipazione e il raggiungimento del quorum.
Gli occhi da Roma restano puntati sui capoluoghi delle due Province autonome, Trento e Bolzano, il cui esito rappresenta per certi versi l’antipasto in vista della prossima tornata elettorale alle porte. Ma già alla vigilia c’è chi prospetta che questa prima partita finirà in pareggio.
Trento, verso la riconferma del centrosinistra
A Trento è attesa la riconferma del sindaco uscente Franco Ianeselli, ex segretario della Cgil del Trentino, entrato in carica per la prima volta a settembre 2020. A sostenerlo, sei liste: Alleanza Verdi-Sinistra, Campobasso, Sì Trento (sostenuta anche da Italia viva), Insieme per Trento e Intesa per Ianeselli Sindaco. Per il momento corre in solitaria il M5S — che, insieme con Rifondazione Comunista la lista Onda – Lavoro, Ambiente, Società, sostiene Giulia Bortolotti, attualmente presidente della circoscrizione di Meano e a capo del Consiglio del sistema educativo, e provinciale.
Voti che saranno decisivi nel caso in cui Ianeselli non riesca a raggiungere il quorum necessario per evitare il secondo turno. Al sindaco in carica il centrodestra oppone la candidatura di Ilaria Goio — sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia — imprenditrice e ricercatrice con un passato politico in realtà locali. Che, tuttavia non potrà contare sull’appoggio delle Prima Trento, schierata a favore di Andrea Demarchi, sostenuto dalla lista Prima Trento. In corsa anche altre due nomi: Claudio Geat, sostenuto dalla lista Generazione Trento e Simonetta Gabrielli, dalla lista Democrazia Sovrana e Popolare.
Il centrodestra sembra destinato a non espugnare il fortino del centrosinistra: il nome di Goio, messo sul tavolo troppo tardi — e visto come un input da Roma — non è stato supportato dal alcuni partiti della coalizione di centrodestra che governa la provincia di Trento, come il Partito autonomista trentino tirolese (Patt), La Civica dell’assessore provinciale Mattia Gottardi e la “Lista Fugatti presidente” dell’assessore provinciale Achille Spinelli, che alla fine hanno guardato a Demarchi.
Bolzano, la scommessa del centrodestra
I partiti del governo sognano la riconquista di Bolzano, dove hanno messo in campo Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. Per il centrosinistra corre l’attuale assessore comunale Juri Andriollo (che può contare sul sostegno di Pd, Verdi, Restart, Sinistra e una propria lista civica), ma — anche in questo caso — non di quello del movimento 5 stelle e di Rifondazione, schierati con Simonetta Lucchi.Gli altri candidati sono Stephan Konder, 58 anni, attuale vicesindaco, dirigente della Cassa di Risparmio, espressione della Svp, Matthias Cologna, 32 anni, ispettore amministrativo provinciale, che rappresenta il partito mistilingue Team K, Angelo Gennaccaro, 41 anni, vicepresidente del consiglio provinciale che corre con la sua lista ‘Io sto con Bolzano’. Secondo i ben informati, sarà determinante l’elettorato della Südtiroler Volkspartei (Svp) — il partito della minoranza di lingua tedesca — che finora ha sostenuto il centrosinistra. A questa tornata elettorale l’indicazione del partito della stella alpina potrebbe essere quella di sostenere il candidato in vantaggio al primo turno.
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Il nodo della comunità Italiana
Nella competizione un occhio va messo pure sulle valli dove i rappresentanti di lingua italiana nel giunte comunali rischiano di non eleggere almeno due candidati dichiarati italiani. Un rischio acuito dall’astensionismo e dalle divisioni interne alle varie fazioni.
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