09.07.2025
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Leon Perù, il docu-film del Vaticano su Papa Prevost che svela le sue radici di riferimento


Da quando è stato eletto Leone XIV, primo pontefice statunitense della storia, si ascolta la stessa domanda (dentro e fuori la Chiesa) a proposito di quale sia la sua cultura di riferimento e la sua visione prevalente del mondo. Se quella propria dell’America del Nord, dove è nato e cresciuto a Chicago, oppure quella dell’America del Sud, considerando i decenni trascorsi come missionario in Perù, una esperienza totalizzante al punto da averlo plasmato nel profondo. La questione della sua collocazione geografica non è un particolare secondario dal punto di vista della geopolitica. Dove va effettivamente collocato questo pontefice considerando il suo bagaglio personale e culturale tanto sfaccettato? Un po’ yankee per via delle origini, ma pure latinos e persino europeo data la lunga permanenza a Roma a capo dell’ordine degli Agostiniani.

Il dilemma sconfina inevitabile nella politica e la riprova si è avuta la scorsa settimana quando, ad un briefing sulla storia dell’ordine degli agostiniani, organizzato dalla Pontificia università della Santa Croce e solitamente rivolto alla stampa internazionale, nelle prime fila, vi era seduto anche l’ambasciatore russo presso la Santa Sede che, al termine della conferenza, ha spiegato ad alcuni giornalisti che per lui è cosa rilevante riuscire a capire dove collocare il nuovo pontefice al di là della biografia ufficiale.

Il documentario

Un lungo e bel documentario realizzato da Vatican Media sembra fornire molte chiavi di lettura. Poco dopo il conclave il Dicastero della comunicazione vaticana ha spedito in Perù a scandagliare diocesi, comunità, collaboratori dell’allora padre Prevost. Salvatore Cernuzio ha primariamente ha firmato un lavoro davvero complesso e completo. L’itinerario include diverse zone disastrate tra Chiclayo, Chulucanas, Callao, Lima, Trujillo, e sempre per scoprire la formazione umana e sociale del pontefice agostiniano ricostruita attraverso le voci e le testimonianze di chi lo ha conosciuto, di chi ha collaborato con lui o ha ricevuto il suo aiuto come missionario e pastore. 

Il Perù

Il filmato di Vatican Media è stato concesso anche ad alcune testate che ne hanno fatto richiesta. Nel docu-film trova, infatti, spazio anche la voce di una donna di nome Rocìo che davanti alle telecamere racconta la sua storia. León de Perú, questo il titolo del docu, ricostruisce i decenni trascorsi nel Paese latino-americano. Realizzata dai giornalisti Salvatore Cernuzio, Felipe Herrera- Espaliat e Jaime Vizcaíno Haro, l’opera tocca piccole e grandi città, villaggi, distretti, sobborghi, parrocchie, scuole, case religiose. In questi luoghi l’allora padre e poi monsignor Prevost ha celebrato, predicato, insegnato, formato religiosi, incontrato giovani, festeggiato compleanni, praticato una carità viva in mezzo a tragedie come le inondazioni di El Niño e la pandemia di coronavirus. Quando scoppiò il covid la sua diocesi fu tra le più colpite di tutta l’America Latina con percentuali di decessi altissimi. In quel periodo Prevost per aiutare la sua gente si fece aiutare dagli amici che aveva a Chicago e mise in piedi una rete che dal Nord America faceva arrivare direttamente in quella regione disastrata flussi di denaro che sono serviti per comprare ossigeno per gli ospedali, medicinali, materiale medico ma soprattutto per sfamare (letteralmente) migliaia e migliaia di persone con dei polli. Ogni settimana venivano distribuiti i volatili dentro a delle stie, e ancora oggi le famiglie lo ringraziano commossi. Un’opera pastorale e sociale che offre certamente uno scorcio delle tante storie di persone che hanno collaborato in quegli anni missionari con il futuro pontefice. 

Il filmato riesce a dare l’idea della complessità di questo pontefice difficilmente ascrivibile solo al Nord America. E’ come se appartenesse pure al Sud del mondo, cosa che certamente lo ha aiutato a vedere il pianeta capovolto, misurando la realtà con gli strumenti del Nord, aiutato anche da una buona impronta cutlurale europea. 

 


 

 

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