Il dolore e lo sgomento, poi l’incredulità fino a quasi l’indignazione. Le ultime ore del Lecce e della città salentina sono un mix di sentimenti forti e dolorosi. La morte improvvisa di Graziano Fiorita, il fisioterapista tanto amato dai giocatori e tanto conosciuto tra i tifosi anche per aver seguito le orme del padre che dopo una trafila nelle società pugliesi vi era approdato nel 1990, ha lasciato tutti senza parole. Il video che la società gli ha voluto dedicare è da brividi con il post diventato subito virale. Nel video si vede Fiorita a lavoro tra campi e spogliatoio, l’esultanza di Krstovic dopo un gol all’Olimpico con abbraccio a Graziano. E alla fine la scritta “Ciao Graziano”.
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Subito dopo la scomparsa del 47enne, il Lecce ha ottenuto, anche con pieno appoggio dell’Atalanta, il rinvio della partita, riprogrammata da venerdì a domenica sera alle 20.45. Ma questa soluzione scelta dalla Lega ha fatto storcere il naso a tanti. Oggi la formazione salentina ha deciso di non allenarsi e, secondo quanto abbiamo appreso, non si allenerà nemmeno domani.
La dirigenza aveva fatto richiesta esplicita di aspettare almeno fino al funerale di Fiorita prima di tornare in campo, ma la risposta, finora, è stata negativa. «Non si tratta semplicemente di una scelta o di un’opzione da valutare – riferiscono fonti vicine al club –. Siamo davanti a una necessità dettata dal cuore e dal rispetto. Non possiamo immaginare di tornare subito alla normalità».
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L’ipotesi di vedere il Lecce regolarmente in campo domenica al Gewiss Stadium sembra improbabile, anche se la mancata presentazione significherebbe la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione. Troppo forte il trauma subito dalla squadra, troppo vicina la tragedia per pensare solo al calcio. Fiorita non era soltanto un membro dello staff tecnico, ma era un punto di riferimento affettivo, umano e professionale per giocatori, dirigenti e tifosi. Che sui siti dedicati al Lecce sono tutti compatti: a Bergamo non si deve andare a giocare. Ricevendo, tra l’altro, il sostegno di molti bergamaschi. E non sarebbe nemmeno facile riorganizzare la trasferta in così poco tempo: i voli da Brindisi sarebbero tutti pieni, sia verso Orio al Serio che verso Linate.
Reazioni unanimi: «Mancanza di rispetto»
Ernesto Chevanton, ex giocatore del Lecce, si è sfogato sui social: «Ritengo vergognoso che la partita si debba giocare domenica. Capisco le motivazioni ma porca miseria un po’ di umanità verso la società ma soprattutto verso i suoi compagni di squadra e la sua famiglia. Come si fa a giocare con il dolore per la perdita di un compagno». Sono intervenuti anche esponenti politici come il consigliere regionale Paolo Pagliaro: «Una scelta insensata, illogica e vergognosa che deve essere rivista. Non si tratta solo di opportunità sportiva o di logistica. Si tratta di rispetto per una persona di 47 anni che ha lasciato una moglie e 4 figli. Dategli 3-4 giorni in più e chiedetegli almeno scusa».
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L’Atalanta, che lo scorso anno si vide rinviata la partita contro la Fiorentina per la morte improvvisa del dirigente viola Barone, attende in silenzio. ll calcio, in momenti tragici come questo, dovrebbe fermarsi e ascoltare le ragioni profonde del cuore e non solo quelle del calendario.
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