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Livelli da record degli ultimi 800mila anni per la concentrazione di anidride carbonica nell’aria. È solo uno dei dati che preoccupano, leggendo il rapporto dell’Organizzazione mondiale della meteorologia (Omm-Wmo) che documenta «le nuove vette del cambiamento climatico indotto dall’uomo» e avverte che alcune delle conseguenze «saranno irreversibili nel corso di centinaia, se non migliaia di anni».
Gli aumenti
Nel report si parla anche dell’aumento delle temperature, che prendendo in dettaglio quella media globale ha registrato un +1,5 gradi rispetto all’era pre industriale. Nel 2024, infatti, anche il caldo è stato da record rispetto ai 175 anni di rilevazioni.
Limitare questi aumenti a lungo termine è ancora possibile, anche se non bisogna guardare solo al termometro. Per esempio, degli ultimi dieci anni ciascuno è stato individualmente il più caldo mai registrato mentre ognuno degli ultimi otto anni ha stabilito un nuovo record per il contenuto di calore dell’oceano.
Ghiacciai
Lo ‘State of the Global Climate‘ lancia anche l’allarme per i ghiacci: le 18 estensioni più basse di ghiaccio marino artico si sono verificate tutte negli ultimi 18 anni e le tre estensioni più basse di ghiaccio antartico si sono verificate negli ultimi tre anni con la maggiore perdita di massa glaciale mai registrata. Il tasso di innalzamento del livello del mare è raddoppiato da quando sono iniziate le misurazioni satellitari.
Sistema idrico
Sul fronte acqua, cresce a 383 miliardi di euro il valore della filiera idrica estesa, che comprende imprese, agricoltura e settore energetico. La filiera, da cui dipende il 20% del Pil italiano, cresce in media del 5% all’anno e dal 2015 a oggi coinvolge 1,5 milioni di imprese italiane. Dal 2021 al 2023 sono stati realizzati investimenti per circa 7,1 miliardi, cifra che sale a 13,2 miliardi se si considerano gli interventi programmati per il biennio 2024-2025 secondo il Libro bianco 2025 «Valore Acqua per l’Italia» di The European House Ambrosetti e il Blue Book 2025 realizzato dalla Fondazione Utilitatis e promosso da Utilitalia presentati oggi in vista della Giornata mondiale dell’acqua istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo. Dal 2012 al 2023 gli investimenti dei gestori industriali del servizio idrico sono aumentati del 99% passando dai 33 euro annui per abitante del 2012 ai 65 euro annui del 2023, con una crescita stimata fino a 80 euro nel 2025, anche per i progetti legati all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Entro il 2029 la quota di investimenti in tecnologie in Italia è prevista in aumento fino al 19%, un tasso di crescita tre volte superiore alla media dell’Ue a 27 Paesi. Gli investimenti sono orientati in particolare verso il riuso e il riciclo delle acque reflue (31,7%) e la digitalizzazione per la riduzione delle perdite (20,5%). Tuttavia un ostacolo è il permitting che le aziende chiedono di snellire. A fronte di «30mila enti attivi sull’acqua», è necessaria una «sinerginezzazione», dicono le aziende. Le tariffe italiane rimangono intanto tra le più basse d’Europa.
La lettura
Il riscaldamento a lungo termine rimane al momento al di sotto di 1,5 gradi. «Sebbene un solo anno superiore a 1,5 gradi non indichi che gli obiettivi di temperatura a lungo termine dell’accordo di Parigi siano fuori portata, è un campanello d’allarme che stiamo aumentando i rischi per le nostre vite, le nostre economie e per il pianeta», ha affermato il segretario generale del Wmo Celeste Saulo. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres esorta i leader a «fare un passo avanti, cogliendo i benefici delle energie rinnovabili pulite e a basso costo per i loro popoli e le loro economie, con i nuovi piani climatici nazionali previsti per quest’anno».
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