15.05.2025
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«L’abbandono di mia madre? La ringrazio. A 13 anni la moglie di mio padre cercò di spararmi»


«Il peggior nemico di me stesso sono stato io per anni. Dalla politica sono uscito con le ossa rotte». Dallo studio di Milly Carlucci al salotto di Francesca Fialdini, Luca Barbareschi mostra la sua umanità: «La maldicenza uccide tre persone: chi la dice, chi l’ascolta e chi la riceve; Natale coincide con Hanukka, la festa della luce contro le tenebre dell’ignoranza.»

Luca Barbareschi a Da noi.. a ruota libera

Ospite a “Da noi… a ruota libera” Barbareschi torna a parlare anche della sua sofferenza: «L’abbandono di mia madre è una ferita, che può essere vissuta anche come opportunità. Paradossalmente io ringrazio mia madre, ho anche lavorato per mantenerla, non l’ho mai maledetta, penso perché mia madre prima di andarsene mi ha lasciato un solo libro, “Cent’anni di solitudine”, e io leggo per ritrovarla»

Un’intervista a cuore aperto quella rilasciata da Barbareschi alla Fialdini: «Il peggior nemico di me stesso sono stato io per anni. Vorremo sempre che gli altri ci riconoscessero per ciò che davvero abbiamo dentro, io ho fatto troppe cose, sono anche stato violento con un cronista, ma avevo i miei buoni motivi, aveva fatto male a mia figlia»

L’infanzia difficile

Una vita non sempre facile quella di Luca Barbareschi: «Dalla politica sono uscito con le ossa rotte, perché quando scendi in politica cambia la percezione che le persone hanno di te. Ma io sono cambiato tanto, a 18 anni Ruggero Miti mi fece un’intervista per Rai2: spiegavo con grande sicurezza la mia infelicità.

A 13 anni la moglie di mio padre cercò di spararmi, le mie emozioni erano congelate, i traumi sono venuti fuori tutti dopo». L’attore e regista continua e mostra le sue fragilità senza più timore: «La mia parte più bella è quella femminile, io ho sempre sedotto di più con il mio lato gentile. Ho pianto da Milly perché sono in quella fase senile dove mi commuovo per tante cose. A 21 anni mi sentivo già vecchio, poi sono tornato bambino dopo il divorzio e un nuovo amore. Il successo è la gratificazione dei tuoi sogni, della fatica e delle relazioni vere. Piangere è sinonimo di felicità»

L’esperienza di Ballando 

E per il futuro? «Sto continuando a studiare composizione d’orchestra perché quando avrò 80 anni con la musica terrò il cervello allenato e se c’è una lingua per parlare con Dio, è la musica»

Al suo fianco ieri da Francesca Fialdini c’era anche Alessandra Tripoli sua maestra a Ballando con le Stelle 2024: «Lui per me è un dieci e sarà sempre un dieci. Lui mi ha insegnato a navigare nel dolore, mi ha dato il pizzico di speranza di cui avevo bisogno». Una complicità la loro che Barbareschi spera di portare anche fuori dalla pista di ballo: «Io vorrei fare uno show con Alessandra, è una grande artista e coach, una donna divertentissima, una madre straordinaria. E miracolosamente, non siamo diventati amanti!»

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