La Lazio torna alla vittoria salendo a 7 punti, a sole tre lunghezze dall’Udinese capolista. Baroni da grande ex batte il Verona con una prova convincente dei suoi, guidata dai due attaccanti, di nuovo decisivi. Ci pensa Dia ad aprire i conti, i gialloblù pareggiano subito con Tengstedt che sfrutta una grave disattenzione di Gila e Romagnoli, ma al 20′ risulta decisivo il guizzo di Castellanos, costretto però ad abbandonare il campo per un problema all’adduttore. Questa l’unica pecca della serata assieme alla solita disattenzione nei primi dieci minuti di gara, ma Baroni può sorridere per tre punti importanti.
Dia apre, Tengstedt risponde e Castellanos fissa il 2-1
Baroni non cambia nulla rispetto a quanto previsto lanciando Gila e Isaksen dal 1′, mentre Zanetti dà spazio a Daniliuc e Dani Silva nel suo 3-4-2-1 privo di Duda e Suslov. La Lazio sembra subito in partita e al 5’ è già avanti. Zaccagni premia in profondità Dia che salta facilmente Dawidowicz e batte Montipò sul primo palo. Tutto semplice all’apparenza per i biancocelesti, che però due minuti dopo si ritrovano di fronte all’ennesimo calo di concentrazione in apertura di match. I due centrali infatti si dimenticano completamente Tengstedt che, lanciato da Kastanos, davanti a Provedel ringrazia e fa 1-1.
Eccolo il copione del primo tempo, con la Lazio che attacca e il Verona mortifero in ripartenza, ma intanto al 18′ la squadra di Baroni torna in vantaggio con la zampata di Castellanos su angolo di Zaccagni.
Un 2-1 che tranquillizza i padroni di casa, da qui in avanti meno pericolosi, ma più attenti a gestire il risultato sino al duplice fischio.
Qualche occasione, nulla più: la Lazio mantiene il 2-1
In apertura di secondo tempo la Lazio sfiora il tris con Isaksen. Zanetti inserisce Mosquera vicino a Tengstedt per aumentare il peso offensivo, ma è la squadra di Baroni a rischiare ancore di segnare al 62′ con una doppia occasione per Dia e Nuno Tavares sventata alla grande da Montipò. Tre minuti dopo invece è il momento dei cambi in casa Lazio con Tchaouna e Castrovilli che prendono il posto dell’infortunato Castellanos e Isaksen, con il francese che si mette in proprio con due conclusioni dalla distanza non andando troppo lontano dal bersaglio grosso. Zanetti invece inserisce Faraoni e Alidou per Lazovic e Harroui (anche lui ko).
Il Verona stenta a farsi vedere, ma all’80’ torna pericoloso con Tchatchoua, murato dentro l’area da un coraggioso Lazzari, poi soccorso dallo staff medico biancoceleste. Nel finale Baroni inserisce Vecino al posto di Rovella per avere più dinamismo in mezzo e poi c’è spazio anche per Noslin per Zaccagni (a un passo dal 3-1) e per Marusic al posto di Lazzari. Il Verona ci prova inserendo Sarr e Cissè, ma Provedel resta inoperoso sino al triplice fischio.
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