“La giustizia italiana va cambiata in modo quasi radicale, noi ci stiamo provando. Uno di questi paradossi è che si entra in prigione facilmente quando si è presunti innocenti, prima della condanna definitiva, e poi si esce dopo la condanna quando si è colpevoli conclamati. È qui che noi dobbiamo incidere, e ripeto quello che scrivo da 25 anni, e cioè che è una giustizia malata che va riformata alla radice nonostante le resistenze conservatrici di molti, a cominciare dall’ANM, alla quale va tutto il mio rispetto, però con altrettanto rispetto rispondiamo che le leggi le fa il parlamento e non l’ANM”. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ospite a Buongiorno su Sky TG24.