18.05.2025
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Sports

Kevin Durant, LeBron James e gli altri. Quando la Nba investe nel calcio (e non solo)


E’ di poche ore fa la notizia che Kevin Durant, stella del basket di Team Usa e fresco vincitore dell’oro olimpico a Parigi, il suo quarto personale, diventerà socio di minoranza del Paris Saint Germain. Un investimento che era nell’aria da mesi e che si è concretizzato con la presenza del giocatore dei Phoenix Suns a Parigi per le Olimpiadi. Secondo “The Atheltic”, rileverà quasi il 12,5 del totale per una cifra (non diffusa) di «alcuni milioni di dollari». 

Durant, uno dei giocatori con il più alto spirito impenditoriale e che concentra i suoi investimenti in società di tecnologia e media e sostiene molte start up con un potenziale impatto sociale e innovativo, non è il primo giocatore Nba, e non sarà l’ultimo, a investire nel calcio e in altri sport. Lui stesso, tra l’altro, insieme a James Harden, ha delle quote societarie in due squadre della Major League Soccer, il campionato statunitense di calcio. Anche Giannis Antetokounmpo ha deciso di investire nella MLS ed in particolare nel Nashville Soccer Club, insieme ai fratelli Alex, Kostas e Thanasis e a Filip Forsberg, capitano dei Nashville Predator di hockey su ghiaccio.  

E-SPORTS, INVESTIMENTO MOLTO GETTONATO

Il quattro volte oro olimpico, ma anche Shaquille O’ Neal e Steph Curry sono da anni impegnati nel mondo degli E-Sports con investimenti cospicui verso società che producono giochi sportivi ma anche start up che sviluppano software per le principali piattaforme elettroniche. Curry inoltre possiede quote nella Oxygen Water e in altre start up legate al mondo del fitness, oltre a una sua collaborazione nella software house MIro. Andre Iguodala, suo ex compagno di squadra ai Warriors, lo ha imitato acquisendo azioni della Walker & Company, azienda leader negli Stati Uniti per prodotti di bellezza legati alla salute. Ha anche investito in Zoom, la piattaforma usata per le video conferernze in tutto il mondo. Tra i grandi del passato, Michael Jordan e Magic Johnson hanno creato un impero con investimenti molto diversificati tra loro, dai brand personali di scarpe, all’information technology, passando per l’entertainment, il cinema, i fast food e l’immobiliare. Loro due, e Tiger Woods, sono gli uni sportivi fino adesso ad aver superato il miliartdo di dollari di guadagni personali. 

E’ nota la passione calcistica di LeBron James che ha, all’interno del suo portafoglio di investimenti una quota di minoranza del 2 per cento nel Liverpool acquista nel 2011 per quasi 6,5 milioni di dollari e che dopo la conquista della Champions League nel 2019 e della Premier nel 2020 sono arrivate a valere quasi 50 milioni di euro. Nell’aprile del 2021, ha ceduto le azioni a Fernway Group in cambio dell’ingresso in società . La scorsa estate, l’mvlp del torneo olimpico di Parigi, aveva anche lanciato un endorsement verso il Milan, di cui è azionista passivo dal momento che “King” James ha quote anche nel fondo Main Street Advisor e che la società Springhill, da lui fondata con il socio Maverick Carter, ora è detenuta da Red Bird, quindi da Gerry Cardinale, proprietario del Milan. 

WESTBROOK PUNTA SUL LEEDS, KERR SUL MAIORCA

Russell Westbrook, ex MVP NBA ha annunciato lo scorso anno di aver investito parte dei suoi (cospicui) guadagni nell’acquisto di una quota del Leeds United FC, ora in seconda divisione.

Il club è di proprietà della 49ers Enterprises, il braccio finanziario della franchigia Nfl dei San Francisco 49ers, diventato proprietario di maggioranza del Leeds dopo essere entrato nel club con una partecipazione del 15% nel 2018 e averla aumentata al 44% nel 2021. Tra gli investitori anche due stelle del golf, Justin Thomas e Jordan Spieth. 

L’ultimo ad aggiungersi alla lista era stato Steve Kerr. L’allenatore di Team Usa e dei Golden State Warriors, la scorsa estate è entrato nel gruppo di proprietari del Real Mallorca,. Il club è passato dalle mani di Robert Sarver, ex proprietario dei Phoenix Suns, a quelle del presidente Andy Kohlberg, grande amico di Kerr e uomo chiave per convincerlo a unirsi al board (dove c’è anche Steve Nash). «Andy e io siamo amici da tanto tempo: quest’estate eravamo assieme, mi ha spiegato questo cambio di proprietà e mi ha offerto la possibilità di entrare nel gruppo di investitori — ha spiegato Kerr -. Sono stato a Maiorca per vedere una partita e sono diventato un tifoso della squadra: quando mi è stata l’opportunità non ci ho pensato molto».

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