La nuova strategia delle banche di internalizzare le attività assicurative, sull’esempio di Intesa Sanpaolo, Bpm, probabilmente Mps, spiazza le assicurazioni che stanno rimanendo senza canali di vendita. In più le compagnie stanno aumentando i servizi di asset management ed ecco perchè le società delle polizze hanno necessità di dotarsi di una rete. Dietro la salita del titolo di Fineco, che è una banca diretta multicanale con oltre 1,5 milioni di clienti, guidata, da dicembre 2000, da Alessandro Foti ci sarebbero vari interessi. Tra questi, secondo quanto risulta al Messaggero, il dossier sarebbe stato riaperto da Zurich assicurazioni, compagnia con sede nell’omonima città a nord della Svizzera, centro bancario e finanziario internazionale, che ha legami con l’Italia dove opera dal 1902. Zurich aveva interrotto l’esame a gennaio riaprendolo da alcuni giorni.
LE OPZIONI
Ceo di Zurich è da marzo 2016 uno dei maggiori manager di riconosciuta fama e capacità, Mario Greco, napoletano, 65 anni, fino a poco prima alla guida delle Generali per quattro anni. Greco ha chiamato al timone di Zurich Italia un altro manager conosciuto, Bruno Scaroni, anche lui ex prima linea di Generali.
Sul dossier Fineco ci sono molti advisor e banche d’affari, da Morgan Stanley, a Barclays, da Mediobanca a Deutsche bank fino a Goldman Sachs che hanno intravisto uno spazio per le fee e hanno confermato l’interesse della compagnia svizzera e di altri investitori.
La bancassicurazione in Italia ha preso una piega diversa da giugno 2018 quando Intesa Sanpaolo ha iniziato ad applicare sulle filiali, nuove vetrofanie catarifrangenti, “Banca Assicurazione” appunto, come conseguenza dell’accorpamento delle attività all’interno. Partner assicurativo di Intesa Sp è stata fino al 2009 Generali perchè aveva fuso Alleanza assicurazioni, partner storico di Ambroveneto .
Zurich è in campagna di espansione in Italia. Da agosto 2021 possiede il network dei consulenti finanziari ex Deutsche ed è evidente che l’eventuale collegamento con Fineco è vantaggiosoperchè potrebbe annettere quasi 3 mila consulenti. E integrare Zurich bank.
Fineco è quotata in borsa, dopo molte sedute di corsa, ieri ha chiuso appena sopra la parità a 15,77 euro, dopo aver guadagnato il 16% da inizio anno e il 13% dal 2 luglio, con una capitalizzazione di 9,6 miliardi. E’ una delle maggiori Fintech europee con un modello di business che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Una bella spesa che Zurich se dovesse andare avanti, vorrebbe suddividere con altri compagni di viaggio. Nella cordata potrebbero entrare come investitori finanziari due fondi internazionali: Advent International che investe in Italia dal 1990 (ha una quota in Nexi) e Kkr, divenuta da poco l’azionista di riferimento di Fibercop, contenente la rete di Tim.
E’ evidente che lo scenario è aperto a molte opzioni una delle quali potrebbe comprendere l’opa, se si superasse la soglia. Principali azionisti sono BlackRock con il 9,2%, Capital Research 5%, FMR 3,9% e sul mercato è frastagliato l’81,8%. Fino al 9,9% non sono necessarie autorizzazioni, per superare questa soglia serve il via libera di Bankitalia fino al 19,9%.
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