Si allungano i tempi per la vendita della ex Ilva, il gruppo siderurgico in amministrazione straordinaria, dopo l’esperienza di ArcelorMittal. I commissari Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori, Davide Tabarelli, stanno per chiedere al Mimit, secondo quanto risulta al Messaggero, di posticipare a fine anno, il termine per la presentazione delle offerte fissato per sabato 30. Nei giorni scorsi ci sarebbe stato a Palazzo Chigi uno dei periodici vertici fra ministri coinvolti (Mimit, Lavoro, Ambiente, Tesoro) che ha fatto il punto sullo stato di avanzamento lavori nel quale è stato prospettato la necessità di spostare in avanti la data finale.
Il rinvio, viene spiegato, deriva da «esigenze della procedura», in realtà ci sarebbero motivazioni più dirette riguardo gli assetti futuri dello stabilimento siderurgico. In corsa da qualche mese ci sono 15 pretendenti, di cui solo tre per l’intero perimetro siderurgico: Vulcan Green Steel, gruppo dell’Oman; la canadese Stelco e a sorpresa, si è presentata la società dell’Azerbaijan Baku Steel Company che punta su Taranto avendo piazzato una nave rigassificatrice. Gli altri 12 che hanno manifestato l’interesse, si sono fatti avanti per perimetri ridotti, ma il governo e in particolare Adolfo Urso, Ministro del Mimit vorrebbero vendere il gruppo compatto.
Dietro questo periodo più lungo sembra che al governo vogliano attrarre Metinvest, una multinazionale ucraino-olandese attiva nei settori minerario e siderurgico che opera prevalentemente in Europa. Nelle scorse settimane, a Piombino attraverso Metinvest Adria e Jsw Steel Italy c’è stato l’accordo per la suddivisione delle aree dove saranno localizzati gli impianti siderurgici. L’accordo siglato dalle due aziende, su impulso del Mimit, sarà formalmente ratificato dai board entro il mese di novembre. Prevede che Metinvest Adria e Jsw Steel Italy coesisteranno nell’area industriale di Piombino, dove il gruppo ucraino realizzerà un sito di produzione dell’acciaio tecnologicamente all’avanguardia e a basso impatto ambientale e l’azienda del gruppo Jindal un piano di revamping del treno di laminazione. I buoni rapporti stabiliti con il Ministero di via Veneto sullo stabilimento di Piombini potrebbe favorire un ritorno di fiamma del gruppo ucraino-olandese per l’Ilva.
L’OCCUPAZIONE
Il rinvio potrebbe servire per consentire a Metinvest di effettuare gli ultimi approfondimenti necessari a formulare un’offerta. Secondo la perizia in possesso dei commissari, «il valore di cessione dell’azienda» potrebbe attestarsi attorno a un miliardo e mezzo di euro «inclusivo del valore di cessione del magazzino». I commissari hanno verbalizzato una cifra che, con ogni probabilità, farà da base di partenza nella gara per aggiudicarsi il polo siderurgico.
Vincerà la gara chi garantirà per 2-3 anni il mantenimento degli assetti occupazionali, un aspetto sul quale i sindacati sono fortemente mobilitati.
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