Il piccolo Gianmaria Bartolini avrà un fratellino. Non sarà più da solo. Roberta Morise è felice, Enrico Bartolini ancor di più. Una sorpresa per tutti, anche per lei. «Si, è stata una sorpresa che la vita ci ha riservato. È vero che desideravo un altro figlio, lo dicevo sempre a Enrico, ma non mi aspettavo che sarebbe arrivato così in fretta. Ho allattato Gianmaria per otto mesi e mezzo, avevo smesso da un mesetto, e sono rimasta incinta. Ad accorgersene per primo è stato mio marito», racconta Roberta al settimanale Gente.
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La scoperta della gravidanza
Da chef stellato ha riconosciuto gli odori. «Ha avvertito che avevo un profumo di pelle diverso dal solito. “Hai qualche giorno di ritardo? Secondo me, sei incinta”, mi ha detto».
E così era. «Enrico era felicissimo. È un papà meraviglioso: dolce, presente a 360 gradi, accudente, paziente, un po’ come lo era il mio. Io sono stata assalita da mille sensazioni. Prima dallo stupore, poi da smarrimento e paura. Ero felice, certo, ma anche molto spaventata…».
Spaventata perché «da quando è nato Gianmaria mi sono dedicata esclusivamente a lui, alle sue esigenze, al suo benessere, mettendo da parte il lavoro in tv. Abbiamo un legame fortissimo e per me il ruolo di mamma è totalizzante». E poi, racconta ancora al settimanale diretto da Umberto Brindani: «Non volevo trascurare nemmeno Enrico. Sono per indole attenta, presente, temevo di non essere in grado di gestire tutto da sola e, allo stesso tempo, non volevo chiedere supporti».
Ha vissuto una settimana particolare, un po’ a nervi tesi ma poi tutto si è risolto. «Enrico è un marito devoto, amorevole, capace di esserci sempre al cento per cento. Seppur sentendolo vicino, io mi sono sentita fragile di fronte a tutto quello che stava accadendo».
E Roberta è felice che dentro di sè ci sia un altro maschietto anche se il suo sogno era avere una femminuccia: «Come è stato per Gianmaria, pensavo fosse femmina e avevo già il nome pronto: Frida Marì. Pensi che, giorni prima di fare il test avevo sognato una bambina che io chiamavo, appunto, Marì. Per lui, invece, siamo in alto mare: per ora ci piacciono Geremia, Romeo…».
I problemi del primo parto
Il suo augurio è che sia un bambino sano. Poi alla collega Sabrina Bonalumi, Roberta apre il suo cuore e racconta un episodio riguardante la precedente gravidanza che l’ha spavantata per davvero: «A pochi giorni dalla scadenza del termine, avevo notato che la pancia era più piccolina del solito. Ho fatto ecografie e si erano resi conto che il peso del bimbo era un po’ sceso. Il giorno dopo ho ripetuto l’esame ed era emerso che il piccolo era un po’ fiacco. Da lì al parto d’urgenza sono minuti che ancora fatico a raccontare. Gianmaria aveva un’anemia acuta, è stato salvato per un soffio, e sono certa che tutti noi abbiamo avuto un angelo custode che ci ha protetti da lassù: mio papà Domenico. Mio figlio è stato per una decina di giorni in terapia intensiva neonatale e io non posso dimenticare la sensazione di impotenza nel vederlo così piccolino, nell’incubatrice, mentre affronta al sua lotta».
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