17.05.2025
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Politics

Il Papa in visita da Bonino. «Sei un esempio di libertà»


Una terrazza illuminata dal sole di Roma, sulla cima di un palazzo dalle parti di Trastevere. Ci sono un anziano e un’anziana, ognuno con la propria sedia a rotelle. Sulla testa di lui lo zuccotto papale, bianco. Lei indossa un cappello bordeaux che la ripara e la protegge. Ecco Bergoglio e Emma Bonino. In una foto che è destinata a diventare storica.

LA SORPRESA
A sorpresa, Francesco s’è presentato ieri a casa della leader radicale. Le ha detto «cerea», che è il ciao che si scambiano i piemontesi (e di origini lo sono entrambi). Hanno conversato da carrozzella a carrozzella come due amici, forti delle loro diversità: il capo della cristianità e la laica non laicista, il simbolo supremo dell’intoccabilità del valore della vita e la combattente di lungo corso in favore del divorzio, dell’aborto, dell’eutanasia.

Francesco è il pontefice che ama spostare la comunicazione dal piano teorico a quello esistenziale. Gli interessa parlare dell’uomo e della donna concreti nel mondo di oggi. Ed Emma è la persona giusta per un dialogo di questo tipo. O comunque è quella con cui da anni il papa intrattiene un rapporto di consuetudine sia affettiva sia intellettuale, e con la quale — sui temi dell’immigrazione, della condizione dei carcerati, della fame nel mondo — esistono tanti punti di contatto. La foto dei due anziani sul terrazzo racconta questo: la ricerca della condivisione che è quella che regge il mondo pur nelle infinite diversità tra chi lo abita e, a diversi livelli di responsabilità, cerca di migliorarlo.

LA FORMULA
«Pronto? Sono Francesco…», è la tipica formula con cui il papa cerca i suoi interlocutori al telefono. Anche con Emma è sempre stato così, ma stavolta, a riprova che gli opposti si attraggono, c’è di più. Tornando dall’università Gregoriana verso Santa Marta, la 500 bianca del pontefice fa una deviazione e porta Sua Santità da Emma che è reduce dal ricovero in terapia intensiva, dal tumore e dal femore fratturato prima delle elezioni europee. Non parlano di politica i due amici in carrozzella ma dei reciproci acciacchi — Francesco le ha portato il tipico dono per le persone convalescenti: un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini — e dunque parlano della condizione umana.

Sarebbe stato bello esserci su quella terrazza. Nella quale Francesco — che nel 2015 aveva chiamato Bonino poco dopo la diagnosi del tumore per incoraggiarla a tenere duro e lei ci sta riuscendo bene — è come se avesse portato, con il sorriso della solidarietà, la chiesa che «dev’essere ospedale da campo», come spiegò una volta.

«Emma, sei un esempio di libertà e di resistenza», le ha detto. E la padrona di casa, quando Bergoglio è andato via: «Mi ha emozionato questa visita a sorpresa. Di papa Francesco emerge sempre l’aspetto umano straordinario». E’ quello di cui si era accorto anche Marco Pannella, il quale — la vogliamo finire una volta per tutte di considerare banalmente i radicali come dei mangiapreti? — ebbe a sua volta una certa consuetudine con il pontefice.

Gli capitava di ricevere le sue telefonate — «Pronto? Sono Francesco…» — e nel 2014 una chiamata di Bergoglio convinse Pannella, che era stato ricoverato al Gemelli per un aneurisma e subito dopo l’intervento aveva cominciato uno sciopero della sete contro le condizioni delle carceri italiane, a interrompere la protesta. I due si stimavano e si parlavano, e Bonino più volte ha fatto da tramite. In più e precedentemente — guai a sottotitolare «i diavoli e l’acqua santa» — va ricordata la foto, anno 1986, in cui sono ritratti Emma, Marco e Wojtyla. Si trattava di un’occasione ufficiale, l’incontro di Giovanni Paolo II con il consiglio dell’associazione Food and Disarmament International.

IL SENSO
Ma adesso c’è questa mezz’ora di conversazione sulla terrazza. Niente temi etici né politici. A unire i due protagonisti si potrebbe dire, scorrendo le rispettive posizioni e facendo la tara delle diversità, che sia l’impegno per la piena uguaglianza tra le persone e tra i popoli. Agli occhi del papa, Bonino è «la persona che conosce meglio l’Africa. E ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere quel continente».

Conoscere è il verbo che riassume il senso profondo della foto stupenda. Due che già si conoscono e che vogliono conoscersi ancora di più. Non è questo, sia in senso laico sia in senso religioso, il sale della vita?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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