Una preside che lotta contro il degrado di un intero territorio, accanto ai propri studenti. Ma anche una rete di aziende pronte a riqualificare un’area del Paese per anni teatro di spaccio di droga e scontri tra fazioni della Camorra. La Fondazione Guido Carli torna in campo per Caivano, in Campania, e lo fa mettendo in piedi una rete virtuosa a sostegno dell’attività di Eugenia Carfora, dirigente scolastica dell’Istituto superiore Francesco Morano, e dei suoi ragazzi.
«La professoressa Eugenia Carfora è un simbolo dei valori per cui Guido Carli si è sempre battuto: la fiducia nelle nuove generazioni, nel potere rigenerativo della cultura, in un futuro di lavoro e benessere per tutti», spiega Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli e nipote dell’allora governatore della Banca d’Italia, nonché presidente di Confindustria e ministro del Tesoro. «Per questo — aggiunge Liuzzo — dopo aver donato a Caivano cento volumi appartenuti a Carli, a cui è stata intitolata la biblioteca della città, abbiamo voluto confermare il nostro impegno sul territorio, ancora una volta in collaborazione con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ringrazio».
IL PROGETTO
Il progetto, che ha coinvolto anche il presidente della Commissione straordinaria di Caivano, Filippo Dispenza, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il prefetto Michele Di Bari, prevederà la possibilità di uno o più stage per gli studenti più meritevoli dell’Istituto Francesco Morano, all’interno delle aziende partner della Fondazione che aderiranno. «Il nostro modo di fare memoria — prosegue liuzzo — è continuare a onorare il merito, piantare semi per il futuro e offrire un’alternativa di legalità e inclusione a chi sembra non avere chance».
Per la presidente della Fondazione Guido Carli «i giovani capaci e meritevoli di Caivano e delle tante Caivano d’Italia sono fiori nati e cresciuti nel deserto, energie vitali di cui l’Italia di oggi non può e non deve fare a meno». «La portata delle sfide in corso — conclude Liuzzo — richiede la mobilitazione di tutte le nostre forze coraggiose. Per questo abbiamo voluto dedicare alle intelligenze di cui il Paese abbonda la Convention della Fondazione, in programma un mese prima dell’avvio del Giubileo. In un’epoca di incertezze, profonde trasformazioni e nuovi conflitti, dobbiamo essere tutti “pellegrini di speranza”, chiamati da Papa Francesco al compito di costruire un mondo migliore, senza lasciare nessuno indietro».
L’EVENTO
La convention “Intelligenza da vendere, etica e impresa al tempo dell’IA” si terrà il 22 novembre alle 17.30 nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e inaugurerà la stagione di attività della Fondazione Guido Carli, che culminerà il 9 maggio 2025 con la XVI Edizione del Premio Guido Carli. Nell’ambito di questa iniziativa sarà assegnato un Premio speciale per il Giubileo. Oltre alla presidente della Fondazione, Romana Liuzzo, saranno presenti il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il presidente della Commissione governativa sull’intelligenza artificiale nell’informazione, padre Paolo Benanti.
Quindi ci saranno otto tra politici, imprenditori e top manager, che porteranno la loro testimonianza, moderati dalla giornalista e conduttrice tv Veronica Gentili: Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai; Lorenzo Cerulli, GenAI leader di Deloitte Central Med; Oscar Farinetti, fondatore di Eataly; Massimiliano Montefusco, dg di Rds Spa; Debora Paglieri, ad di Paglieri Spa; Fabrizio Palermo, ad di Acea; Ettore Prandini, presidente di Coldiretti; Marco Travaglia, presidente e ad di Nestlé Italia. Le conclusioni saranno affidate a Giampiero Massolo, consigliere della Fondazione Guido Carli.
L’obiettivo della Convention è raccogliere proposte operative per promuovere la nascita di una cosiddetta «algoretica d’impresa»: una mappa di principi guida orientati a un’economia responsabile, capace di cogliere l’opportunità della rivoluzione tecnologica per generare valore a beneficio dell’intera comunità nazionale.
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