«L’importante è partire bene nel 2026 con l’Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. E’ stata una scelta difficile rinunciare alle Finals di Coppa Davis, di sicuro il fatto di averla vinta già due volte ha avuto un suo peso». Il numero 2 del mondo Jannik Sinner spiega così, al microfono di Sky Sport da Vienna, la rinuncia a partecipare alle Finals di Coppa Davis.
A margine dell’annuncio di Sinner non sono mancate le reazioni di illustri tennisti che si sono divisi tra chi attacca e chi difende la scelta di Jannik.
L’attacco di Pietrangeli
«E’ un grande schiaffo al mondo sportivo italiano».
Così Nicola Pietrangeli, ex tennista e vincitore della Coppa Davis del ’76 commenta al telefono con l’ANSA il no di Sinner alla maglia azzurra per le Finals di Bologna. «Non capisco quando parla di scelta difficile — ha aggiunto -, deve giocare a tennis mica fare una guerra. Quando mi toccano la Coppa Davis smanio perché lo scopo di uno sportivo è mettere la maglia azzurra. Ma purtroppo parlo di un’altra epoca», ha aggiunto. «Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte…», ha proseguito Pietrangeli. «Oggi il mondo è troppo pieno di soldi — ha concluso -. Il cuore lo lasciano da parte…»
La difesa di Bertolucci
«Penso che Sinner, essendo un libero professionista, debba programmare la sua attività e il suo percorso nel circuito come meglio crede». Così Paolo Bertolucci, vincitore della Davis nel ’76 con l’Italia e poi capitano non giocatore azzurro dal ’97 al 2000, commenta il no di Sinner alla convocazione per le finali di Davis. «Ci ha fatto vincere due volte la Davis — spiega, al telefono con l’ANSA -. Il tennis non è come il calcio, non deve rendere conto a federazione o squadre. Sì è formato da solo ed è giusto che sia lui a decidere dove e quando giocare». Bertolucci ha poi concluso: «La Coppa Davis non è la manifestazione più importante, lo sono sono gli Slam e le Finals. La sua non è mancanza di senso di appartenenza visto che ce l’ha fatta vincere due volte».
La posizione di Binaghi
«Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano». Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi sulla rinuncia di Jannik Sinner a partecipare alle finali di Coppa Davis con l’Italia. «La Davis rappresenta per lui, e per tutti noi, un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre», ha aggiunto Binaghi.
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