Chi fosse Papa Bergoglio, la storia lo potrà raccontare con quei graffi sulle scarpe: un dettaglio che si è visto solo ieri, quando già era l’ora di chiudere la bara e nascondere per sempre, con un velo di seta bianco, quel volto che ricorderemo sempre sorridente.
Nessuno, tra quelle migliaia di persone che per giorni si sono messi in coda a San Pietro, si era avvicinato così tanto da poter vedere la punta delle scarpe e capire che la scelta di chiamarsi Francesco è stata rispettata fino all’ultimo gesto. Le scarpe ortopediche vecchie, sformate, indossate per l’ultimo viaggio. Sono un’immagine potentissima, commovente.
Ecco il rito di chiusura della bara del Papa, presente il camerlengo
Lì, in prima pagina, per testimoniare al mondo e ai posteri quali sentimenti lo abbiano animato, quale fosse il suo credo, quanto fosse forte quella convinzione di dover stare al livello degli ultimi. E forse non ce lo saremmo neanche aspettato Francesco con le eleganti e sontuose babbucce dei papi, quelle scarpette quasi principesche, in cuoio rosso o nero, che tutti i suoi predecessori hanno indossato per il passaggio dalla vita terrena a quella in cui hanno creduto per tutta l’esistenza.
Il messaggio potente di Bergoglio
Ma Bergoglio ci aveva dimostrato fin dal primo giorno di essere diverso: niente sfarzi, no all’appartamento da sovrano, sempre la valigia stretta in mano sulle scalette dell’aereo, un’auto da cittadino qualunque per presentarsi agli appuntamenti ufficiali e anche per andare dall’ottico come un nonno qualunque. Quelle scarpe vecchie sono l’ultimo messaggio, un gesto che vale forse più di un’enciclica e che sapeva di mostrare al mondo nel momento in cui sarebbe stato necessario riguardarsi alle spalle e ripensare al senso del suo viaggio intorno al mondo. Alla potenza delle sue scelte, alla forza di decisioni sulla vita quotidiana ma che sono diventate l’Angelus più forte. E forse questa foto rubata prima che la sua bara venisse sigillata, quando la basilica di San Pietro ha chiuso le sue porte, da oggi in poi andrà molto lontano, varrà più dei quarantasette viaggi in ogni angolo del pianeta. La benedizione ai poveri è una scarpa vecchia e per notarlo anche i potenti si dovrebbero inginocchiare.
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