Costume Art. Sarà questo il tema del Met Gala 2026. Per la prossima primavera, il Metropolitan Museum of Art di New York si trasformerà in un teatro anatomico, mettendo il corpo umano al centro della mostra e del leggendario gala di maggio.
La mostra
Il tema della mostra è stato annunciato oggi dal direttore del museo Max Hollein alla presenza degli sponsor e di Anna Wintour, l’ex direttrice di Vogue che da decenni fa da madrina al gala del Costume Institute. Costume Art, la mostra di primavera del Costume Institute che ispira il leggendario gala, metterà il corpo umano al centro, accoppiando 200 pezzi delle sue collezioni lungo 5000 anni di storia con altrettanti abiti storici in uno sforzo di colmare il vuoto tra arte, corpo e moda. Aperta dal 10 maggio al 10 gennaio 2027, la mostra si concentrerà sull’arte occidentale dalla preistoria ai nostri giorni e oggi al Met sono state offerte alcune anticipazioni. La celebre incisione Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre di Albrecht Durer farà il paio con una tuta-calzamaglia maschile su cui lo stilista belga Walter Van Beirendonck ha disegnato il motto Get Natural Get Naked, mentre l’abito da sera Corset Anatomia della brasiliana Renata Buzzo si affiancherà alla stessa immagine di un addome sventrato di un trattato di anatomia olandese. Altri accostamenti includeranno una statuetta in terracotta di una Nike del V secolo a.C. accanto a un abito Delphos di Fortuny degli anni Venti e una scultura del 1936 di Hans Bellmer, (un torso rigonfio e senza braccia) abbinato a un abito altrettanto rigonfio e senza braccia di Comme des Garçons del 2017. «La moda — ha spiegato il curatore della mostra Andrew Bolton che quest’anno celebra i suoi dieci anni alla guida del Dipartimento — ha lo status di arte a causa e non a dispetto del corpo». La mostra segnerà l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi del suo dipartimento che per la prima volta in circa 80 anni escono dai seminterrati per salire al piano nobile del museo. La nuova ala di oltre mille metri quadrati e 50 milioni di dollari accanto alla Great Hall sarà intitolata a Condé M. Nast, il fondatore dell’omonimo gruppo editoriale. «È un nuovo capitolo per il nostro dipartimento ma per per la moda in generale, il fatto che un museo d’arte come il Met stia dedicando una posizione centrale alla moda», ha detto Bolton indicando, tra gli altri mecenati dell’iniziativa, il Gotha dell’industria della moda a stelle, da Thom Browne a Michael Kors, Lance Le Pere e Tory Burch.
Gli sponsor
Sponsor di eccezione anche per la mostra: oltre alla griffe francese Saint Laurent, è spuntato Jeff Bezos di Amazon con moglie Lauren Sanchez a cui Vogue ha dedicato una copertina in occasione del matrimonio a Venezia.
Il Costume Istitute si autofinanzia da solo e, che ad altri dipartimenti del museo piaccia o no, le sue mostre sono tra le più popolari del Met che ne include ben cinque nella top ten delle più visitate nella sua storia moderna. Al primo posto resta è stata Heavenly Bodies (1,7 milioni di visitatori) sull’arte e l’immaginazione cattolic, che nel 2018 relegò’ al secondo posto I Tesori di Tutankhamun, blockbuster del 1978 con 1,4 milioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



Leave feedback about this