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il jolly di Baroni, domenica le visite mediche


Eccolo il jolly di centrocampo pronto a stupire tutti. Al secolo Oluwafisayo Faruq Dele-Bashiru, più semplicemente Fisayo, per tutti «Fis». Il soprannome c’è, la firma sul contratto pure per il centrocampista nigeriano nato in Germania e con passaporto inglese che ieri si è gustato per la prima volta il centro sportivo di Formello, la sua prossima casa. Oltre a un bel mix di culture, Dele-Bashiru nel bagaglio personale si porta dietro una gran voglia di far bene con la Lazio, con cui dopo qualche giorno di attesa si è legato per cinque anni, ingaggio di circa 1,2 milioni. Il ds Fabiani ci ha puntato subito come sostituto di Kamada, operazione da 6 milioni totali tra prestito oneroso (2) e obbligo di riscatto (4). Solo il tempo dirà se sia stata la scelta giusta, ma intanto ecco la grande chance grazie a un 2023-24 da incorniciare per «Fis», che freme per svolgere le visite mediche (domenica) e mettersi a disposizione di Baroni.

CITY BOY

Una vita dedicata al calcio quella del classe 2001, in campo per la prima volta a 5 anni con una società vicino casa, i Delamere Rangers. A 7 arriva la chiamata del Manchester City, club che condivide col fratello di due anni più grande Tom, altro centrocampista oggi al Watford, che addirittura ha esordito con Guardiola il 19 dicembre 2017 nei quarti di finale di EFL Cup (la Coppa di Lega inglese) nella vittoria ai rigori contro il Leicester, prendendo il posto di Foden al 91′. Fisayo non ci è mai riuscito a giocare con Pep anche perché nell’estate del 2020, dopo tutta la trafila nelle giovanili dei Citizens, ha scelto di andare a farsi le ossa in Championship con lo Sheffield Wednesday. Da lì tre stagioni in crescendo a prescindere da una retrocessione, dopodiché il passaggio in Turchia all’Hatayspor nonostante fosse finito sul taccuino di Milan e Psv. Ed è proprio in Super Lig che Dele-Bashiru esplode con 9 gol e 3 assist in 39 presenze, ai quali ha aggiunto anche la prima gioia con la Nigeria lo scorso 7 giugno. Gran fisico, alto 1,86, ma anche buona tecnica, piede preferito il destro. Quest’anno ha giocato esterno, trequartista e nei due di centrocampo del 4-2-3-1. Un jolly vero e proprio, ma per una descrizione accurata è meglio affidarsi a lui stesso: «Sono un centrocampista box to box, mi sento molto potente, con e senza palla, e poi mi piace tirare in porta. Questo è il mio dna». Si presentava così nel 2020 allo Sheffield, svelando un modello impossibile da non citare essendo entrato nel 2009 nel Manchester City: «Il mio idolo è sempre stato Yaya Touré, una leggenda». Alla Lazio basterebbe che facesse anche la metà. Intanto, chiuso il terzo colpo, ora è previsto un nuovo contatto per il sogno Greenwood. Non con il giocatore, convinto da tempo, ma con il Manchester United, anche se non verrà aumentata l’offerta di 20 milioni più il 50% della futura rivendita. In uscita è fatta solo per il passaggio in prestito di Floriani Mussolini alla Juve Stabia. Il Girona non molla per Castellanos, mentre con Hysaj è tutto fermo e ora su Cabal c’è pure il Rennes oltre l’Atalanta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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