Chanel amava lo sport. Che fosse l’equitazione scoperta in gioventù con il suo grande amore, Boy Capel, o la sua passione per il golf, praticato sui campi della Costa Azzurra. Mademoiselle era anche una fervente nuotatrice, le piaceva trascorrere del tempo a Montecarlo, dove spesso si rifugiava, o nelle località balneari di Deauville e di Biarritz.
Oggi questa passione, che è sempre stata una delle linee guida dello stile del marchio, è protagonista anche di Haute Joaillerie Sport, la nuova collezione di alta gioielleria disegnata da Patrice Leguéreau, direttrice dello studio dello Studio Creativo Chanel Gioielleria e presentata martedì a Montecarlo.
La linea, divisa in sei capitoli e sviluppata in 80 pezzi, (tra cui18 collane, 16 orecchini e ben 33 anelli, oltre a bracciali, spille e un orologio-gioiello) ha spinto Leguéreau ad avvicinarsi all’anatomia del corpo, in linea con l’idea di abbigliamento sportivo.
LA STILISTA
Per Coco l’attività fisica era una metafora di libertà e indipendenza che le permetteva di infrangere le regole della società. La stilista, infatti, aveva abbracciato la consapevolezza del corpo e la libertà di movimento già nel 1921, utilizzando il jersey per l’abbigliamento dedicato al tempo libero, creando un atelier «Sport» e sviluppando persino una linea beauty dedicata. Grazie al loro trasformismo e alla loro concezione modulare, i pezzi di Haute Joaillerie Sport formano un insieme leggero, da indossare come più si preferisce, fra colletti di felpa e tiranti, strisce e stemmi di club. I motivi e la grafica dei gioielli rivisitano i simboli cari a Mademoiselle: il 5 è una scritta da «Chronometer», il leone è incastonato in uno stemma e la stella è simbolo di vittoria.
LA FIRMA
La firma del marchio viene introdotta per la prima volta nelle creazioni di alta gioielleria sotto forma di rete preziosa come nel bracciale a polsino Chanel Print caratterizzato da un reticolo in oro bianco. La particolarità di questo pezzo sta nella intercambiabilità del bracciale, in oro e diamanti, in carbonio stampato o metà e metà. Si aggiungono il motivo chevron che evoca ritmo e velocità, le catene tubolari in smalto nero, oro e diamanti che ricordano le corde per saltare.
Ci sono anche moschettoni, presi in prestito dalle attrezzature sportive, che diventano veri e charms, non più nascosti ma posti al centro del gioiello, tra cui uno ridisegnato nella forma del numero 5, una chiusura girevole presa in prestito dall’iconica borsa 2.55 e un set di fibbie e passanti.
I girocolli sono tutti importanti: c’è la collana Sweater in oro bianco, platino, diamanti onice e 11 smeraldi che ricorda il colletto di una polo e ha due coulisse pendenti composte da 11 smeraldi. Queste ultime si staccano e diventano orecchini.
LA MEDAGLIA
La collana Graphic Line, invece, ricorda una medaglia con un diamante al centro e il fiocco realizzato da smalto e oro. Oppure il collier Gold Slider, il cui cursore può essere posizionato in diversi punti della catena per indossarlo in modi diversi: versione choker, a doppio giro o versione sautoir.
Una caratteristica distintiva della collezione è la combinazione di materiali preziosi e high-tech: l’alluminio, eccezionalmente leggero e resistente che assume colori inediti; la fibra di carbonio e lo smalto che ampliano la tavolozza dei colori con sfumature perfettamente abbinate alle tonalità delle pietre preziose.
LA RICERCA
La ricerca di queste ultime ha ancora una volta confermato l’expertise della griffe nel campo della gioielleria mandando in scena gemme mai presentate prima come il set di cinque zaffiri del Kashmir, frutto di un lavoro durato diversi anni. Una celebrazione della bellezza, di sfide e trionfi ma soprattutto dell’allure sportiva profondamente radicata nella storia di Chanel.
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