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«Il cinismo dei trafficanti, contrasteremo le partenze»


«Quando si consuma una tragedia come quella di oggi (ieri, ndr), con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione. E ci troviamo a misurare l’inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi». Con queste parole la premier Giorgia Meloni commenta il naufragio al largo di Lampedusa, in cui almeno 27 migranti sono affogati. «Insieme al profondo cordoglio per le vittime, alla pietà per quanti hanno perso la vita, rinnoviamo pertanto l’impegno a contrastare questi trafficanti senza scrupoli nell’unico modo possibile: prevenire le partenze irregolari, gestire i flussi migratori», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «Che la tragedia sia avvenuta nonostante un dispositivo internazionale pronto e operativo ci avverte infatti — ha osservato la Meloni — che il doveroso intervento di soccorso non è una misura sufficiente e, soprattutto, non risolve le cause del drammatico problema».

«Questo conferma, ancora una volta, l’urgenza di prevenire, sin dai territori di partenza, i pericolosi viaggi in mare e di combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani che alimenta questo fenomeno», ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su X. «La tragedia di oggi (ieri, ndr) è avvenuta nonostante la presenza di un dispositivo di soccorso in prontezza operativa, composto da diversi assetti nazionali e unità navali private. È nostro dovere continuare, con determinazione e fermezza — ha concluso Piantedosi — a contrastare questo vergognoso commercio di vite umane e a proteggere chi rischia di esserne vittima».

I DATI
Nessun allarme, secondo il Viminale non c’è un aumento dei viaggi della speranza. Sono 38.263 i migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno a oggi (675 le vittime, tra morti e dispersi), con un aumento dell’1,64% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando, secondo i dati del Ministero dell’Interno, erano giunte via mare nel nostro Paese 37.644 persone. Un trend quindi sostanzialmente in linea con quello del 2024. Mentre nei mesi di gennaio e febbraio si era registrata un’impennata, con +15% di sbarchi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nelle ultime settimane c’è stato un crollo degli arrivi. Questo nonostante le buone condizioni del mare e l’instabilità politica in Libia, divisa tra due governi rivali. Nessuna ripercussione sulle partenze da Tripoli nemmeno dopo il rientro in patria di Njeem Osama Almasri, il generale libico accusato di gravi crimini contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale e sulla cui scarcerazione il Tribunale dei ministri ha richiesto alle Camere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Piantedosi, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del sottosegretario Alfredo Mantovano.

In totale lo scorso anno sono sbarcati in Italia 66.617 migranti, il 57,74% in meno rispetto al 2023 (157.651). È quanto emerge dai dati dell’Oim (l’Organizzazione internazionale per le migrazioni). Tra il 2014 e il 2024 nel Mediterraneo centrale sono morte 38mila persone, il numero maggiore di vittime (4.574) ci fu nel 2016 quando arrivarono in Italia 181.436 migranti. La Libia — secondo i dati dell’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) — è stata anche a luglio il primo Paese di partenza, con circa il 90% di tutti gli arrivi via mare in Italia, mentre l’81% delle persone arrivate a luglio sono sbarcate a Lampedusa.

L’OPPOSIZIONE
Su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha condiviso un tweet pubblicato da Giorgia Meloni nel 2015, quando la leader di Fdi, dopo il naufragio di migranti nel Canale di Sicilia, chiedeva un’inchiesta contro l’allora governo Renzi per il reato di strage colposa. «Oggi (ieri, ndr) piangiamo l’ennesima strage del mare, causata dai trafficanti di uomini — ha scritto il leader di Italia Viva — Giorgia Meloni avrebbe dovuto tacere. Starsene in Grecia, in Albania, dove vuole. Pensare alle vacanze. E tacere. Perché lei ha fatto uno sciacallaggio vergognoso quando era all’opposizione. Ora che è al governo invece ha aiutato i trafficanti di uomini a continuare il proprio business disumano». «Da quando ha scarcerato Almasri — ha insistito l’ex presidente del Consiglio — Giorgia Meloni non può più parlare di lotta ai trafficanti di esseri umani. Dopo la strage di Lampedusa, come dopo Cutro, Giorgia Meloni prova oggi a strumentalizzare in modo cinico l’accaduto». «I Cpr in Albania non servano a niente, il Piano Mattei non ha prodotto alcun effetto, i viaggi in Africa e le vergognose cortesie nei confronti di Almasri sono state del tutto inutili — ha commentato Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera — Perché non si governa un fenomeno epocale con la propaganda».


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