19.06.2025
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Science

i serbatoi di riserva per aumentare l’autonomia di volo


Gli Stati Uniti e Israele hanno modificato gli aerei da guerra F35 israeliani per aumentarne l’autonomia senza bisogno di rifornimento né di compromettere la furtività, per agevolare l’attacco di Israele all’Iran. Secondo quanto rivela Middle Est Eye sarebbe così evidente l’impegno dell’America al fianco degli alleati nel conflitto contro le forze di Teheran. La modifica è segreta, ma due funzionari statunitensi, che hanno mantenuto l’anonimato, hanno confermato che Israele non ha utilizzato il rifornimento in volo durante l’attacco di venerdìné ha fatto atterrare i suoi aerei da guerra per rifornirsi nei Paesi vicini. Un’anomalia rispetto alle capacità di restare in volo degli F35. 

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Gli F35 israeliani modificati

L’F-35 ha un’autonomia di combattimento dichiarata di circa 1.100 km. La distanza più breve tra Israele e l’Iran è di circa 1.000 km, valutando solo l’andata. Se non fosse stato effettuato il rifornimento in volo, allora teoricamente avrebbero potuto utilizzare una base statunitense nel Golfo o in Azerbaigian, ma i funzionari americani hanno affermato che il rifornimento via terra non è avvenuto in nessuna base statunitense nella regione. Israele e Stati Uniti hanno di fatto modificato il sistema dell’F-35 di trasportare carburante aggiuntivo, senza compromettere le caratteristiche stealth del jet. La designazione israeliana per la loro versione dell’F-35 è F-35I Adir. L’F-35 è l’unico caccia stealth a lungo raggio al mondo e le sue caratteristiche rendono difficile il tracciamento da parte dei sensori radar o a infrarossi. La portata dell’attacco sferrato venerdì da Israele e la sua natura inaspettata fanno sì che questo miglioramento rappresenti un cambiamento radicale per l’F-35. 

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Gli occhi del mondo sui caccia

La novità e le prestazioni del caccia israeliano non sono passate inosservate e saranno attentamente studiate dai paesi del Medio Oriente interessati ad acquisirlo, così come dai nemici degli Stati Uniti come Cina e Russia. I dettagli sulle modifiche apportate all’F-35 per trasportare più carburante non sono stati rivelati, ma secondo quanto emerso sarebbe stata aggiunta una caratteristica esterna, installando serbatoi di riserva. «È impressionante», ha commentato a Middle Est Eye Richard Aboulafia, esperto aerospaziale di Aerodynamic Advisory parlando delle performance del caccia modificato. Secondo Aboulafia l’unica alternativa possibile per Israele, anziché effettuare rifornimenti, era quella di utilizzare serbatoi sganciabili. La grande sfida è ideare il sistema di interfaccia dell’F-35 con serbatoi sganciabili che non comprometta lo stealth. Non solo bisogna progettare i dispositivi, ma bisogna anche apportare qualche modifica in linea. Gli israeliani, con la collaborazione degli Stati Uniti, sembra che abbiano operato su un jet esistente per apportare questa modifica.  

Il progetto

Il progetto si utilizzare serbatoi esterne era già emerso negli scorsi anni. Nel 2021, il notiziario israeliano Walla riportò che l’Aeronautica Militare del Paese stava lavorando a un serbatoio sganciabile per gli F-35I Adir. Il rapporto dell’epoca affermava che Israele avrebbe potuto completare la modifica in due anni. Aggiungere un serbatoio aggiuntivo per il trasporto di carburante extra sembra un’operazione facile, ma è estremamente delicata. L’F-35 contiene materiali radar-assorbenti e l’intera progettazione è ideata per evitare il rilevamento. Qualsiasi modifica alla scocca potrebbe compromettere queste caratteristiche. Una sfida evidenziata dalla rivista The Aviationist nel 2021 era che, una volta sganciato il serbatoio, altre parti dell’aereo avrebbero potuto essere esposte ai radar, perché i punti di attacco e le linee del carburante non sarebbero stati coperti da alcun materiale assorbente radar (RAM). Si tratta di aerei che possono raggiungere velocità supersoniche, fino a 548,8 metri al secondo. Non solo, possono trasportare fino a 18 mila libbre di munizioni interne ed esterne.

L’acquisto degli F35

Israele è stato il primo paese a selezionare il modello tramite il processo di vendita militare all’estero degli Stati Uniti e ne ha acquistati 50, apportando però modifiche significative ai jet. Tel Aviv produce sia le ali che il sistema di guerra elettronica dell’F-35I e ha anche sviluppato una propria versione del casco ad alta tecnologia che visualizza la velocità dell’aereo, l’altitudine, le informazioni di puntamento e altri dati cruciali direttamente sulla visiera del pilota. L’aeronautica militare israeliana ha aggiunto al disegno anche una stella di David. 

Nel 2018, Israele è stato il primo Paese a utilizzare l’F-35I in combattimento, ha affermato il capo di stato maggiore dell’aeronautica militare. Nel luglio 2023, poi, ha acquistato altri 25 aerei «Adir» in un accordo da tre miliardi di dollari. Secondo quanto riportato dalla Reuters si è trattato di un accordo finanziato tramite gli aiuti militari che Israele riceve dagli Stati Uniti.

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