Una cesura profonda. C’è un prima e un dopo il palco di Butler. L’attentato a Donald Trump in Pennsylvania cambia il corso della campagna elettorale. Avvicina ora più che mai il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente repubblicano, dato per sfavorito ancora in buona parte dei sondaggi nella corsa contro Joe Biden. Ora però quei sondaggi sono da riazzerare.
Trump-Biden, le previsioni
John Thomas, noto stratega repubblicano, commenta con Newsweek: «Si andrà verso una vittoria totale«. Total victory. Presto per dirlo. Ma l’iconografia del dramma di Butler — due morti tra cui l’attentatore — basta e avanza per rivedere le stime del consenso trumpiano. Il proiettile che sfiora l’orecchio, macchia di sangue il volto, il Tycoon che si abbassa insieme coperto dalla scorta, poi si rialza, il pugno chiuso in segno di vittoria. E quel motto a denti stretti, nel tripudio della folla: «Fight», combatti. Sullo sfondo, la bandiera americana, in uno scatto immortalato dal New York Times che entra di diritto nella classifica delle foto che hanno scritto la storia recente.
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Biden, sconforto tra gli strateghi
C’è da immaginare lo sconforto in queste ore, tra gli strateghi che consigliano Biden. Costretto in queste ore, il presidente, alla solidarietà con l’arcinemico. Ma anche sotto una pressione crescente dei democratici, che lo vorrebber fuori dalla corsa — troppo anziano, stanco, maldestro — e invece no, ripete lui agli altri e a se stesso, «solo io posso battere Trump». Ci sono buoni motivi per dubitarne, all’indomani dell’attentato di Butler. E alla vigilia di una Convention repubblicana a Milwaukee che compatterà una volta per tutte l’Elefantino dietro a quell’Elefante nella stanza che i più feroci detrattori nel partito non sono riusciti a cacciare o a mettere da parte.
Ancora Thomas, stratega della destra: «Prevedo che questo sarà un grande momento di unità, e una vittoria totale a novembre». Sarà anche un eccesso di ottimismo, dettato dall’euforia del momento. È innegabile però che siamo di fronte a un tornante della campagna elettorale. La solidarietà obbligata piovuta da ogni parte dell’arco politico — da Kamala Harris a Barack Obama fino a Mike Pence, ex vicepresidente di The Donald che i trumpiani tacciano di tradimento per aver denunciato l’assalto al Congresso — mette in stand-by uno scontro politico sempre più violento tra i candidati. Il messaggio affidato ai social da Trump — un invito all’unità del Paese, a lottare affinché il «Bene prevalga sul Male» — sembra prenderne atto.
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Trump attende i sondaggi
Se il repubblicano riuscirà a cavalcare l’assalto di Butler senza trascinarlo nella propaganda anti-democrat, allora ci sono buone chances di un’impennata nei sondaggi. Del resto Trump ha già dato prova, contro tanti pronostici, di self-restraint. Ha stra-vinto il dibattito televisivo con Biden non solo per la disastrosa performance del presidente — a dire il vero, anche il repubblicano non è stato sempre lucido e puntuale — ma perché è stato alle regole del gioco, ha lasciato fare. Nell’ultimo sondaggio postato dall’Economist e datato 12 luglio, il repubblicano stacca Biden di due punti, 46 a 44. Ma i calcoli sono da rifare, ora che il sangue di Butler ha riscritto la storia di questa campagna elettorale e della politica americana.
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