Una politica a incastro, quella francese. Le diverse anime si contendono i seggi dell’Assemblea nazionale. Ma una è quella che potrà ottenere da sola la maggioranza assoluta di 289, il Rassemblement National di Le Pen e Bardella. Gli altri si sono uniti in un epico barrage, sbarramento, che ha l’obiettivo di impedire a Bardella di insediarsi premier a Matignon e “coabitare” col Presidente, barricato all’Eliseo fino al 2027. Macron, costretto alle elezioni anticipate dopo il trionfo della destra nelle europee, ha accettato e promosso l’alleanza con la sinistra, con il leader radicale Jean-Luc Mélenchon, per quanto la France Soumise di quest’ultimo, la Francia Ribelle, abbia più di un punto di totale distonia sia rispetto ai repubblicani e liberali di Macron, sia ai socialdemocratici di Glucksmann che pure fa parte del Nuovo Fronte Popolare contrapposto alla destra. La destra, quindi, contro la Sinistra-Centro, e sottotraccia il movimento di piccoli leader come Eric Ciotti, presidente (espulso) dei repubblicani, che offre la sua dote a Rn.
Elezioni Francia, gli scenari post voto: maggioranza alla destra, coalizione o un tecnico. Il rischio ingovernabilità
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