i dubbi sulla loro presenza nella villa

Da oltre un anno, come si evince dall’istanza di riapertura delle indagini presentata al gip il 20 marzo 2024, la Procura di Pavia voleva interrogare Andrea Sempio. Lo farà oggi, quando alle due del pomeriggio il nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi si presenterà davanti ai pm in contemporanea ad Alberto Stasi, in veste di testimone assistito, e a Marco Poggi, fratello della vittima.

Garlasco, Sempio e la pista dell’infatuazione per Chiara Poggi. Dalla bici all’arma, le possibili domande dei pm

SCENA DEL CRIMINE

Gli ultimi dettagli e le modalità sono state messe a punto in un incontro tra il procuratore aggiunto Stefano Civardi e la collega Giuliana Rizza con i vertici del Nucleo investigativo dei carabinieri. Gli atti dell’inchiesta saranno depositati solo dopo la chiusura delle indagini, stamane Sempio scoprirà quali elementi farebbero di lui l’assassino di Chiara. E potrà avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande che gli inquirenti gli rivolgeranno: particolari della scena del crimine, nella convinzione che la mattina del 13 agosto 2007 ci fosse lui nella villetta di via Pascoli, da solo o con quell’Ignoto 1 del quale è rimasta una traccia biologica parziale sulle unghie della vittima; dubbi su un alibi fragile, con lo scontrino del parcheggio a Vigevano conservato dalla madre, consegnato ai carabinieri un anno dopo l’omicidio. Non riporta la targa, 10.18 l’orario d’arrivo: Chiara è morta tra le 9.12 e le 9.35, la distanza tra casa Sempio e il posteggio è di 16 chilometri percorribile con le strade libere estive in meno di 20 minuti.

I pm si concentreranno inoltre sulle chiamate fatte dall’indagato a casa Poggi pochi giorni prima del delitto, quando Marco era già in vacanza con i genitori e c’era solo Chiara, e sugli sms inviati agli amici Mattia Capra e Roberto Freddi la mattina del 13 agosto. «L’utenza di Sempio — riporta la relazione tecnica depositata a suo tempo dalla difesa Stasi — non risulta attivare Vigevano, ma la cella di Garlasco via Santa Lucia: egli si trovava dunque in località Garlasco. Quella mattina Sempio ha avuto solamente sei contatti telefonici dalle 9.58 alle 12.18 con Roberto Freddi e Mattia Capra». La prima chiamata è avvenuta con aggancio della cella di Garlasco, «quindi — se si considerasse l’ipotesi che la partenza di Sempio sia avvenuta a quell’ora — il tempo disponibile fino allo scontrino è di 20 minuti ed è perfettamente compatibile».

Con Marco Poggi il pm tornerà sui rapporti tra il gruppo di amici che frequentava via Pascoli, in particolare con Sempio. L’indagato sostiene che se sotto le unghie di Chiara c’è il suo dna è a causa dell’uso della tastiera del computer: «Non sono in grado di ricordare se prima del 5 agosto Andrea è venuto a casa mia. È molto probabile, ma non posso affermarlo con certezza», il verbale di Marco. Un giro di amicizie che verrà verificato anche con Stasi. «Alberto è sereno e a disposizione dell’autorità giudiziaria, risponderà», ribadisce il suo avvocato Giada Bocellari.