27.07.2025
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Hulk Hogan morto a 71 anni. Leggenda del wrestling, fatale un arresto cardiaco


La leggenda del wrestling Hulk Hogan è morto all’età di 71 anni. Nella mattinata di stamani sanitari, inviati nella sua casa a Clearwater in Florida, hanno accertato un «arresto cardiaco». La notizia è stata riportata per prima da TMZ Sports,

Come è morto? — Secondo la testata americana una serie di auto della polizia e di paramedici erano parcheggiate fuori dalla casa di Hulk Hogan che è stata poi trasportato su una barella nell’ambulanza. Solo poche settimane fa, la moglie della leggenda del wrestling, Sky, ha smentito le voci secondo cui il marito fosse in coma affermando che il suo cuore era «forte» mentre si riprendeva dagli interventi chirurgici.

Chi era Hulk Hogan — Hulk Hogan, il cui vero nome era Terry Eugene Bollea, è stato il più grande wrestler professionista. Attore e personaggio televisivo statunitense (indimenticabile la sua performance in Rocky III), è nato il 11 agosto 1953 a Augusta, in Georgia. È diventato celebre negli anni ’80 e ’90 grazie alla sua presenza carismatica, il fisico imponente, i suoi baffi biondi e frasi celebri come «Whatcha gonna do, brother?».

Nel 2005 è stato introdotto nella WWE Hall of Fame. Il suo match più famoso è probabilmente quello contro André the Giant a WrestleMania III nel 1987, davanti a oltre 90.000 spettatori.

Le rivalità sul ring e il cinema — Indimenticabili le sue rivalità con André the Giant, The Ultimate Warrior e «Macho Man» Randy Savage, così come lo storico incontro con The Rock a WrestleMania X8 nel 2002. Nel 1996, Hogan ha sorpreso il mondo reinventandosi come «Hollywood Hogan» e fondando la famigerata stable NWO, New World Order, dando nuova linfa al wrestling americano. Hogan è stato introdotto nella WWE Hall of Fame nel 2005. Tuttavia, nel 2015 è stato rimosso a seguito di uno scandalo legato a commenti razzisti pronunciati durante una conversazione registrata di nascosto. Dopo una lunga battaglia legale con il sito Gawker, che aveva pubblicato il video, Hogan vinse la causa multimilionaria. Nel 2020 è stato riammesso nella Hall of Fame come membro del NWO. Oltre al ring, Hogan ha avuto una carriera di successo nel mondo dello spettacolo. Celebre il suo debutto al cinema nel 1982 in Rocky III, accanto a Sylvester Stallone, dove interpretava il lottatore Thunderlips. Ha poi recitato in film come Mr. Nanny, Suburban Commando e No Holds Barred. È stato anche protagonista del reality show «Hogan Knows Best» su VH1, che raccontava la vita quotidiana della sua famiglia.

Il legame con Trump — Recentemente, Hogan era tornato alla ribalta come ospite d’onore della Convention Repubblicana del 2024, accendendo il pubblico con la sua consueta teatralità. E proprio a maggio 2025 aveva lanciato un nuovo progetto, la lega amatoriale di wrestling Real American Freestyle, con il primo evento in programma per il 30 agosto su Fox Nation. Negli ultimi anni, Hogan aveva affrontato numerosi interventi chirurgici legati agli infortuni riportati in carriera. «Non mi è rimasta nemmeno una parte del corpo originale», aveva raccontato con autoironia durante un’intervista. La sua figura resterà per sempre impressa nella memoria di milioni di fan che hanno vissuto, attraverso le sue gesta, l’epoca d’oro del wrestling.

Gli interventi chirurgici — Non solo gloria però. Per un fisico come quello di Hulk Hogan le conseguenze, e soprattutto sofferenze, si sono fatte più volte sentire. Ha infatti subito numerosi interventi chirurgici, in particolare alla schiena, con più di dieci operazioni per cercare di alleviare il dolore cronico causato dal deterioramento dei dischi spinali. La schiena è stata uno dei suoi punti più colpiti, tanto che ad un certo punto ha raccontato di avere placche e viti che ne sostengono la struttura. Poi le ginocchia, martoriate per sorreggere il peso di una massa muscolare imponente, le spalle e l’anca, che gli è stata sostituita. Ogni articolazione ha pagato il prezzo della carriera da wrestler, in un’epoca in cui la medicina sportiva era meno avanzata e i ritmi del circuito erano massacranti.

Gli antidolorifici — A causa dei dolori persistenti, Hogan ha anche sviluppato una dipendenza da antidolorifici, una condizione comune tra gli atleti professionisti che cercano sollievo da un dolore costante. È stato lui stesso a parlare apertamente di questo periodo difficile, raccontando quanto sia stato complicato liberarsi da quella dipendenza.


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