Da Notte prima degli esami sono passati ormai diciotto anni fa. Solo due dalla vittoria de l’Isola dei Famosi. Ma il successo da attore lo ha stancato. E per questo Nicolas Vaporidis ha deciso, scrive Libero, di intraprendere come prima attività quella del ristoratore romano a Londra e da qualche mese anche a Milano. Perché «pure il ristorante è un teatro dove si va in scena tutte le sere…e anche a pranzo».
I ristoranti
Da Nicolas non si mangia solo carbonara e all’amatriciana. «Quelle sono il volano, gli strumenti con i quali cerchiamo di raccontare un po’ Roma e in particolare Trastevere perché è il luogo dove sono cresciuto, essendo nato a Monteverde Vecchio.
Ho vissuto a Trastevere pomeriggi, serate, mattinate e, al di là del nome che mi rappresenta, è quella la zona di Roma che mi somiglia di più». E poi rivela: «Nel mio quartiere ne ho sempre visti molti attori: Benigni, Nanni Moretti, Verdone. Paola Cortellesi abitava al numero 10 e io all’8 della stessa via. Vedevo Elio Germano, Renato Zero pure…».
La carriera da attore
A Libero Nicolas risponde a chi lo definisce un ex attore: «Lasciare la professione dell’attore non è come andare in pensione o smettere di fare altri mestieri. Detto ciò, oggi leggo tutto con un atteggiamento diverso rispetto a prima. Ho imparato a non dar troppo peso a tante cose. Da ragazzino avrei sempre voluto rispondere. Oggi ho imparato che non è per forza necessario dire la mia su tutto…». In Brasile però c’è ancora traccia di lui come attore: «Quel film l’abbiamo girato un paio di anni fa in Brasile dove non ero mai stato prima. Si intitola «Fino alla fine della musica». Quando capita qualche scrittura che mi piace, mi interessa e nella quale mi riconosco, metto in pausa le altre cose per un periodo e faccio quel che c’è da fare». Quindi, continua al quotidiano Libero: «No, non mi sento affatto un ex attore ma sono felice di essere completamente me stesso: sono Nicolas che ha fatto l’attore per una parte della vita, periodo che ricordo con grandi sorrisi e ora sto facendo dell’altro e sono lo stesso molto contento».
La vita privata
Parlando di sè, di privato, ammette che a 42 anni gli piacerebbe avere un figlio. «È un desiderio che ho. Vivo in una famiglia che cresce. Ho dei nipoti. Sono circondato da bambini e amici che hanno figli. Sono cose che vengono in modo naturale. Non lo sto programmando ma sarei ben felice di viverlo. E sono sicuro che farà parte della mia vita. Prima c’era quella forma di narcisismo che ti fa pensare sia tutto intorno a te».
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