Polemiche in Alto Adige il gesto della neo eletta sindaca di Merano Katharina Zeller che durante l’insediamento in Municipio si è subito tolta la fascia tricolore per poi appoggiarla sul tavolo. Nella scena, immortalata dalle telecamere, si sente Zeller chiedere al suo predecessore Dario Dal Medico che le indossa la fascia: «Sei sicuro che proprio devo?», per poi togliersela subito dicendo «mettiamola via, dai». Dal Medico reagisce infastidito e quando Zeller lo invita a tenere assieme la chiave della città, lui indicando la fascia dice: «Tu metti quella e io tengo questa (la chiave, ndr.)». La sindaca ridendo risponde «Su dai, allora non la tieni». Dopo dieci anni è tornato un sindaco dell’Svp.
Katharina Zeller e la fascia tricolore tolta
L’assessore provinciale Chirstian Bianchi (Forza Italia) in un primo commento parla di un «grave atto nei confronti di tutti gli italiani di Merano da parte della neo sindaca di Merano Zeller. Tutti i meranesi di lingua italiana di Merano che l’hanno votata, spero si rendano conto della considerazione che lei ha nei loro confronti. Possiamo solo immaginare quale sarà l’attenzione nei loro confronti durante il suo mandato». «Solidarietà e vicinanza all’ex Sindaco Dal Medico, costretto ad assistere ad una successione certamente poco degna per una città così importante», conclude Bianchi. Sul social X diversi i video postati e tante accuse: «A me non interessa di ché partito è Non mi interessa se l’ha sostenuta la sinistra. La neo sindaca di Merano, Katharina Zeller è una vergogna. Il padre di mia nonna per quel tricolore ha perso la vita durante la prima guerra mondiale. Vergognati!!!», scrive Massimo.
Una sindaca che nn accetta la
Fascia tricolore, come la neoeletta sindaca di Merano, per quanto mi riguarda dovrebbe tornare a casa. pic.twitter.com/g0hfIQcyNE— Nicola Porro (@NicolaPorro) May 19, 2025
Chi è Katharina Zeller
Sua madre è la senatrice Svp Julia Unterberger e suo padre l’ex senatore Karl Zeller. Unterberger si dice molto soddisfatta del successo elettorale della figlia, sottolineando comunque che «Katharina ha costruito questo risultato negli ultimi tre anni da sola con la sua squadra, né io né il mio ex marito c’entriamo nulla. Sono molto orgogliosa di lei. Ovviamente respira l’aria della politica da quando era piccola», commenta la senatrice. «Sono molto orgoglioso di mia figlia, perché non mi sarei aspettato un successo così travolgente, soprattutto per l’enorme crescita al primo turno», aggiunge il padre, l’ex senatore Karl Zeller. «Il risultato — aggiunge — manda un segnale forte anche oltre Merano. La Svp può ancora vincere elezioni se si presenta come un partito di raccolta, non litiga, ha buoni leader e collabora con le forze progressiste», conclude l’ex vice presidente della Volkspartei.
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LA SUA DIFESA
«In merito all’episodio avvenuto durante il passaggio di consegne con il sindaco uscente, ritengo doveroso fare chiarezza per evitare strumentalizzazioni e riportare l’attenzione sul reale significato di quanto accaduto. La mia reazione nel rimuovere la fascia tricolore subito dopo che mi era stata posta sulle spalle non deve in alcun modo essere interpretata come un gesto di disprezzo verso i simboli della Repubblica o verso il tricolore stesso. Indosserò la fascia con il massimo rispetto in tutte le circostanze previste dal protocollo istituzionale, come sempre fatto anche dai miei predecessori di lingua tedesca». Lo afferma in una nota la neo sindaca di Merano Katharina Zeller. «Vorrei inoltre sottolineare che in Alto Adige, per consuetudine, il distintivo ufficiale previsto per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città. In questo contesto, l’insistenza dell’avvocato Dal Medico nel volermi far indossare anche la fascia — in modo forzato e fuori dalle pratiche locali — è stata percepita da me come un gesto provocatorio e un chiaro segnale di sgarbo istituzionale. In un momento già carico di tensione, ho vissuto quel gesto come una sfida personale. La mia reazione è stata istintiva, umana, e in nessun modo politica o simbolica contro il tricolore». «Mi dispiace constatare che si stia cercando di strumentalizzare questo episodio per deviare l’attenzione dalla vera notizia: la netta e storica vittoria al ballottaggio, con uno scarto di 1.880 voti. Si tratta di un risultato chiaro e democratico, che esprime la fiducia della cittadinanza in un progetto nuovo, guidato da una donna giovane, con una visione inclusiva e concreta per il futuro della nostra città. Questo tentativo di sollevare una polemica infondata punta solo a sminuire l’importanza di un cambiamento politico maturo, costruito su un reale dialogo tra i gruppi linguistici, che ho sempre promosso e continuerò a promuovere con responsabilità. Sono già al lavoro, con pieno impegno e senso delle istituzioni, per servire tutti i cittadini e tutte le cittadine della nostra comunità, nel massimo rispetto dei valori repubblicani e dei simboli che ci uniscono. Se il mio gesto ha urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso sinceramente. Non era assolutamente mia intenzione, e sono certa che il mio impegno quotidiano, le mie azioni e il rispetto verso tutte le istituzioni sapranno chiarire, nei fatti, la mia piena adesione ai principi della nostra Repubblica».
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