gli 8 mesi in panchina di DDR

Daniele De Rossi non è più l’allenatore della Roma. I Friedkin hanno deciso di esonerare l’allenatore dopo l’inizio di stagione non entusiasmante con 3 punti conquistati in 4 gare.

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Daniele De Rossi e i mesi da allenatore

Daniele De Rossi era diventato l’allenatore della Roma il 16 gennaio dopo l’esonero di José Mourinho. Dopo 18 anni di carriera da calciatore passati in giallorosso era tornato a Trigoria in un momento non semplice. I primi mesi sulla panchina giallorossa sono stati entusiasmanti con tanti punti conquistati e la semifinale di Europa League raggiunta dopo aver battuto il Milan ai quarti. Ma i problemi sono iniziati ad arrivare ad aprile e nelle ultime 13 gare ufficiali è arrivata una sola vittoria nel recupero del match contro l’Udinese.

Il contratto rinnovato

Nonostante un finale di annata non felice la proprietà aveva deciso comunque di rinnovare il contratto a DDR per tre anni con un ingaggio importante da 3 milioni di euro. In questa stagione la Roma non era ancora riuscita a conquistare i tre punti. I Friedkin dopo il pareggio contro il Genoa sono partiti dall’America e pochi giorni dopo ha deciso di esonerare De Rossi.

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I casi Cristante e Zalewski

L’ormai ex allenatore giallorosso durante l’estate ha dovuto affrontare diversi problemi: dal caso Dybala alla lite con Cristante. Inoltre, ci sono state delle divergenze anche con Lina Souloukou poco prima della fine del mercato per i ritardi sulla campagna acquisti. A settembre la decisione di mettere fuori rosa Zalewski presa dalla società e non da DDR che considerava Nicola un giocatore importante.

La «profezia» di Totti

Nei giorni scorsi aveva parlato anche Francesco Totti e la sua ‘profezia’ si è avverata: «Daniele rischia di fare la fine di Mourinho. Se le cose non dovessero andare bene la colpa ricadrebbe su di lui». E alla fine è andata così.