21.05.2025
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Politics

Giuli a colloquio (lungo) con la premier. Sul tavolo il G7 della Cultura e il Maxxi


È durato circa un’ora e mezzo, ieri, il colloquio tra il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli e la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Un «incontro istituzionale», sottolineano al Ministero. Il primo dalla nomina di Giuli, avvenuta venerdì scorso. Molti e urgenti i temi da discutere, dall’organizzazione del G7 della Cultura a Napoli — a Pompei forse ci sarà solo una visita – alle ultime designazioni (che hanno suscitato più di una protesta, anche di nomi noti) fatte da Gennaro Sangiuliano per la commissione che deciderà quali film saranno finanziati con contributi pubblici, fino alla nomina del presidente della Fondazione Maxxi. Da Palazzo Chigi, dove si è recato alle 15, Giuli è arrivato al Collegio Romano – proprio ieri, l’insediamento — poco prima delle sei. «Ci sarà modo di parlare di tantissime cose al momento opportuno. Buon lavoro, ci vediamo presto», ha dichiarato ai cronisti che lo attendevano. E a dare la misura di quel “presto” sarà l’agenda, decisamente fitta, che lo attende. Intanto, appunto, l’attenzione è puntata sul Maxxi, per cui Giuli dovrà nominare il suo successore. I tempi non si annunciano rapidissimi. La riunione del Cda della Fondazione, necessaria per ratificare la successione ed eventualmente definire la reggenza, è attesa per le prossime ore. L’incarico a tempo, per le decisioni ordinarie, dovrebbe essere affidato al consigliere più “anziano”, la docente universitaria di odontoiatria Raffaella Docimo, pronta a fare un passo indietro, lasciando così il compito a Maria Bruni, detta Emanuela, capo ufficio stampa dell’Ordine degli architetti di Roma e provincia, già assessore alla Cultura del comune di Frascati e per anni con incarichi dirigenziali a Cerimoniale e Comunicazione di Palazzo Chigi.

LE PROSPETTIVE

Nel toto-nomi per la presidenza, invece, si pensa anche a Luca Beatrice, curatore, critico d’arte, presidente della Quadriennale di Roma. E il progetto di stringere il legame tra Quadriennale e Maxxi è un’ipotesi al vaglio già da tempo. La Quadriennale, che si svolgerà da ottobre 2025 a gennaio 2026, a Palazzo delle Esposizioni, vede tra i curatori anche Francesco Stocchi, direttore Maxxi Arte, appena “decaduto” secondo lo statuto della Fondazione. L’articolo 10 prevede, infatti, che «gli incarichi di direttore artistico e segretario generale e i relativi contratti» cessino «in ogni caso, automaticamente, al momento della cessazione del Presidente». Il Cda potrebbe, comunque, valutare l’idea di una proroga per Stocchi, già curatore al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, che ha assunto l’incarico a Roma a giugno 2023. Sul dossier nomine vige ancora il massimo riserbo.

Lo staff del museo è regolarmente al lavoro, impegnato nell’organizzazione delle mostre già annunciate, come Memorabile. Ipermoda, a cura di Maria Luisa Frisa, la cui apertura è prevista il 27 novembre. Sotto i riflettori, “il ruolo della moda, dal 2015 a oggi, nella struttura creativa ed economica mondiale”. La mostra rientrava nella visione di Giuli, deciso ad ampliare gli orizzonti del museo, toccando anche design, fashion, cinema e altre arti, per offrire uno sguardo più approfondito sulla scena contemporanea, con la contaminazione tra linguaggi. Anche senza un nuovo Presidente, di fatto, la programmazione sarebbe garantita fino ai primi mesi del prossimo anno. Tra i nodi da sciogliere, quello del consigliere capitolino, ancora non nominato. L’assessorato alla Cultura di Roma Capitale ha inviato una sua “short list” di nomi come possibili candidati, ora al vaglio del Sindaco. Dal Campidoglio, assicurano la scelta «in tempi brevi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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