14.05.2025
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Economy

flotta potenziata e più rotte, cosa cambia ora


Più rotte intercontinentali e nazionali, flotta potenziata e sinergie per ridurre i costi del carburante. Ma anche la spinta allo sviluppo dell’hub di Fiumicino che diventerà centrale nella strategia industriale della nuova alleanza nei cieli. Il piano Lufthansa per Ita è pronto al decollo. A quasi un anno dalla sigla del primo accordo, era il 25 maggio del 2023, il matrimonio sta per diventare realtà.

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IL MONITORAGGIO

Del resto i tedeschi hanno da tempo messo a punto il percorso per integrare la compagnia di bandiera italiana nel loro network globale, tant’è che da quasi 10 mesi, l’andamento del vettore tricolore viene attentamente monitorato a Francoforte. Per studiare come implementare produttività ed efficienza, anche alla luce dell’ottimo lavoro svolto dal presidente Antonino Turicchi e dai suoi manager. E prima ancora da Fabio Lazzerini, l’ad che ha lanciato il vettore nato dalle ceneri di Alitalia, trasformandola in una start up di successo dopo le turbolenze finanziarie e la lunga e difficile ricerca di un partner.

IL PERCORSO

Dopo l’ok dell’Antitrust Ue, il gruppo tedesco, come previsto dalle intese siglate tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il ceo di Deutsche Lufthansa Carsten Sphor, acquisirà il 41 per cento di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni, con l’opzione di acquisire le azioni rimanenti in un secondo momento.

Dopo il 2025, sempre secondo i patti sociali sottoscritti, quando la compagnia avrà raggiunto in maniera strutturale il profitto (di fatto già toccato a livello operativo nel lungo raggio nel 2023), arriverà un investimento nell’ordine di 450 milioni per il controllo di Ita da parte dei tedeschi, mentre il Mef dovrebbe mantenere il 10% e un rappresentante nel board.

Il piano industriale della compagnia tricolore, che fino ad ora si è mossa da sola, prevede una crescita di ricavi dai 2,4-2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno a 4,1-4,5 miliardi di euro nel 2027. In arrivo, anche se in maniera graduale, il potenziamento della flotta, come del resto annunciato da Turicchi. L’obiettivo è arrivare a 96 aeromobili entro un paio d’anni. L’organico, previsto quest’anno a 4.300 unità grazie alle 1.200 assunzioni in corso di perfezionamento, salirà a oltre 5.500. Grazie alle sinergia con Lufthansa si stima un risparmio dei costi del 20-30% a regime con risparmi sia sul fronte dell’acquisto del carburante che su quello del catering e delle spese generali. Ovviamente si prevede un aumento del giro d’affari a livello globale.

Come accennato, le nozze hanno lo scopo di integrare Ita nella rete internazionale di Lufthansa che, nonostante le restrizioni imposte dall’Antitrust Ue, consentirà ai viaggiatori della compagnia tricolore di potere avere più rotte a disposizione. Sopratutto verso l’America e l’Asia, potendo contare su Star Alliance, il raggrupamento di vettori di cui fa parte il colosso tedesco.

I VANTAGGI

Di fatto si apre una nuova era dopo circa trent’anni di tentativi di trovare un partner. «Siamo convinti — aveva detto Giorgetti alla firma dell’accordo e tra i principali promotori dell’operazione — che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia».

La strategia, si legge nel piani, «punta a fare di Ita un player di riferimento tra i vettori full service nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con particolare attenzione al traffico di lungo raggio». Questo riposizionamento strategico consentirà inoltre di rafforzare maggiormente il traffico dell’hub di Roma Fiumicino, che avrà un ruolo centrale nel modello multi-hub del gruppo Lufthansa. Ita, va detto, continuerà ad essere la compagnia aerea di riferimento del Paese italiano e a rappresentare con orgoglio l’Italia nel mondo, «garantendo collegamenti all’interno del Paese e con il resto del mondo, supportando lo sviluppo dei flussi turistici e di business».

I VANTAGGI

Anche per Francoforte, che ha già indicato i vantaggi dell’alleanza in un dettagliato documento inviato a Bruxelles, le nozze porteranno a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e Lufthansa Group. «È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano» aveva sèoegato proprio l’ad di Lufthansa Carsten Spohr. I punti di forza, secondo i tedeschi, sono tanti: la flotta di Ta è tra le più moderne e green del settore e può contare su hub efficiente e in espansione a Roma. Fiumicino, visto il progressivo affollamento degli altri aeroporti tedeschi, rappresenta una soluzione ideale che consentirà, almeno nelle intenzioni, di consolidare la leaserhip in Europa e di coprire un bacino di utenza che offre grandi potenzialità di crescita. Di fatto con le nozze il colosso tedesco avrà il primato nel Vecchio Continente, sbaragliando la concorrenza di Air France che per anni è stata la promessa sposa di Alitalia. Difficile dire se la muova alleanza nei cieli farà anche scendere i prezzi dei biglietti, di certo riducendo i costi aprirà spazi di manovra fino ad ora impensati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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