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firmato il contratto fino al giugno 2027. L’esordio contro il Napoli il 22 novembre


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Prima Luca Percassi e poi Tony D’Amico. Il loro arrivo di buon mattino al centro sportivo Bortolotti, a Zingonia, era già un segnale di conferma come l’annuncio di Raffaele Palladino all’Atalanta sarebbe stato sempre più vicino. Poi, intorno alle 10.30, ecco arrivare anche l’ex allenatore di Monza e Fiorentina accompagnato dal suo collaboratore Federico Peluso, 111 presenze da giocatore in maglia atalantina.

Il pranzo con la dirigenza e l’annuncio ufficiale. «Atalanta BC è lieta di comunicare che il ruolo di responsabile tecnico della Prima Squadra è stato affidato a Raffaele Palladino, 41enne allenatore che ha al suo attivo — dopo gli inizi nelle squadre Under 15 e Primavera del Monza — 126 panchine fra i professionisti, di cui 73 con il Monza e 53 con la Fiorentina, alla guida della quale è arrivato al sesto posto con 65 punti nello scorso campionato di Serie A, raggiungendo anche la semifinale della UEFA Conference League 2024/2025 — recita il comunicato -. Raffaele Palladino si è legato al Club nerazzurro con un contratto fino al 30 giugno 2027. Lo seguiranno in nerazzurro Stefano Citterio (allenatore in seconda), Federico Peluso (collaboratore tecnico), Fabio Corabi (preparatore atletico), Nicola Riva (collaboratore preparatore atletico), Andrea Ramponi (match analyst) e Mattia Casella (match analyst)». 

L’ESORDIO CONTRO IL NAPOLI, POI LA FIORENTINA

A meno di sorprese non sono previste rivoluzione tattiche da parte di Palladino. Il nuovo allenatore dovrebbe proseguire sulla strada tracciata dai suo predecessori Juric, con il quale è stato al Genoa prima compagno di squadra e poi da lui allenato, e soprattutto Gasperini. Avanti quindi con la difesa a tre ma anche col doppio trequartista alle spalle di una punta.

E’ vero però che alla Fiorentina è passato a volte alla linea a quattro in difesa adattandosi alle caratteristiche dei giocatori e ha portato Kean a segnare 25 gol (19 in A). La mancanza di gol è uno dei problemi attuali dei bergamaschi, appena tre nelle ultime sette partite. Davvero pochi per una squadra abituata in passato a dominare questa statistica. 

Il neo allenatore dirigerà domani il primo allenamento, anche se molti giocatori saranno lontano da Zingonia per rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali. Quando avrà tutto il gruppo a disposizione potrà cominciare a preparare le prossime partite che per l’Atalanta sono già decisive per la risalita. Ironia della sorte, Palladino esordirà a Napoli, lui che è nato a Mugnano, dodici chilometri di distanza dal capoluogo partenopeo, e poi la settimana successiva contro la Fiorentina, ultima squadra allenata. Potrebbe essere lo stimolo giusto per lui e per l’Atalanta.


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