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Urne aperte anche oggi in tutta Italia per il referendum. Gli italiani, chiamati a votare cinque quesiti su lavoro e cittadinanza, adesso si pongono una serie di domande: dall’orario di apertura dei seggi al quorum da raggiungere per la validità del referendum. Vediamo insieme le risposte.
Referendum 2025, obiettivo quorum lontano: alle 23 affluenza al 22.7%. Oggi urne aperte fino alle 15
Referendum 8 e 9 giugno, domande e risposte
Fino a che ora sono aperti i seggi?
Oggi, lunedì 9 giugno, si potrà votare fino alle 15.
Si può votare in un seggio diverso dal proprio?
Per la prima volta è ammesso il voto per i fuori sede.
Può votare in un comune diverso da quello di residenza chi per motivi di studio, lavoro o cure mediche è domiciliato da almeno tre mesi in un’altra provincia e ne ha fatto richiesta entro il 5 maggio. Dall’estero possono invece votare gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per lavoro, studio o cure mediche, e i familiari con essi conviventi all’estero, che ne hanno fatto richiesta entro il 7 maggio.
Quando inizia lo spoglio?
Lo spoglio inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne, quindi lunedì 9 giugno alle 15.
Qual è il dato sull’affluenza?
Ieri, nell’ultima rilevazione delle 23, l’affluenza al referendum era in media del 22% circa.
A quanto ammonta il quorum di votanti necessario per rendere valido il referendum?
I referendum sono soggetti a quorum, per essere validi devono quindi registrare la partecipazione del 50% +1 degli aventi diritto, per questo sarà decisivo il dato sull’affluenza.
Quali sono i cinque quesiti del referendum?
1) «Contratto di lavoro a tutele crescenti — Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione». Si tratta di una disciplina introdotta dal Jobs Act: nelle imprese con più di 15 dipendenti il lavoratore licenziato illegittimamente non ha diritto al reintegro. Con l’abrogazione di questa disposizione sarebbe possibile il reintegro.
2) «Piccole imprese — Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale». Attualmente in caso di licenziamento illegittimo il risarcimento non può superare le sei mensilità. Con l’abrogazione parziale di queste disposizioni sarà possibile superare le sei mensilità di indennità.
3) «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi». Il referendum mira a reintrodurre l’obbligo di causale specifica per i contratti di lavoro inferiore a 12 mesi, di fatto con una maggiore tutela per i precari.
4) «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Abrogazione». Si tratta di una questione legata alla sicurezza sul lavoro, con un ampliamento delle responsabilità dell’azienda per incidenti sul lavoro.
5) «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana». Il dimezzamento dei tempi renderebbe più veloce la concessione della cittadinanza a chi ne ha già diritto, una questione che riguarda almeno 2,3 milioni di persone in Italia.
Per cos’altro si vota?
Insieme alla consultazione referendaria, si vota anche per il ballottaggio delle elezioni amministrative in 13 Comuni. Occhi puntati su Taranto e Matera. Mentre in Sardegna i cittadini di 7 Comuni, di cui Nuoro il più grande, sono chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative.
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