Un balzo delle commissioni ha caratterizzato il primo semestre di Banca Finnat, l’ultimo periodo che ha beneficiato della presenza di presidente onorario di Giampietro Nattino, banchiere di nobile statura professionale, scomparso il 3 agosto all’età di 89 anni. «Continueremo sempre nell’insegnamento di nostro padre», commenta il rendiconto di metà 2024 Arturo Nattino, ad dal 2009, esponente della quarta generazione rappresentata anche dai fratelli Andrea, Giulia, Paola mentre Paolo, figlio Arturo ha aperto l’inserimento della 5° generazione, composta da 11 cugini dai 13 ai 34 anni.
«Siamo soddisfatti per la crescita del margine di interesse e soprattutto di commissioni e masse (+ 20%) a 20 miliardi, numeri che ci posizionano tra le banche medie del sistema». Proprio la prospettiva del prossimo ingresso di altri esponenti della famiglia ha suggerito nell’autunno 2022 il delisting dopo una quotazione dal 1939, ai fini di garantire la stabilità della governance: su Banca Finnat, Nattino holding, finanziaria della famiglia, ha lanciato un’opa sul 17% del flottante. «Siamo in linea con l’andatura del piano industriale 2024-2026 che ci porterà a una ulteriore crescita delle masse gestite», prosegue l’ad e dg.
Finnat, raddoppia l’utile
L’utile a giugno è raddoppiato a oltre 10 milioni rispetto ai 5,1 del giugno 2023, il margine di intermediazione ha sfiorato i 50 milioni (+ 38%), influenzato dalla crescita a 6,1 milioni del margine di interesse sia per effetto dei tassi a breve che delle operazioni fatte dalla proprietà in titoli di stato e attività di tesoreria. Le commissioni nette sono cresciute nei sei mesi del 29% a 33,1 milioni in conseguenza dell’aumento (+ 9%) delle commissioni nette riferibili a Banca Finnat grazie al contributo dei servizi di consulenza finanziaria, di intermediazione e di collocamento.
Finnat, nata nel 1898, è specializzata nella gestione di patrimoni per clienti privati, istituzionali, mobiliari e immobiliari, advisory, corporate finance: ha appena portato la società di Olbia Novamarine all’Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi. C’è un braccio nel real estate dove opera con Investire sgr, di cui possiede il 60% ed ha contribuito alla performance di gruppo con commissioni nette impennatesi del 51% frutto della gestione del management.
PATRIMONIO SOLIDO
Il periodo ha risentito positivamente delle attività di negoziazione a 640 mila euro. A fronte di rettifiche di valore per rischio di credito riferibile ad attività finanziarie si rilevano riprese di valore nette per 0,1 milioni. I costi operativi sono stati pari a 32 milioni, dove il costo del personale ammonta a 24 milioni per effetto dell’aumento delle remunerazioni variabili la cui determinazione correlata alla sensibile crescita del risultato dell’esercizio e, secondariamente, all’aumento delle retribuzioni derivanti dal rinnovo del contratto del credito. Le imposte riflettono un tax rate del 30,3% rispetto al 26,6% precedente. La solidità patrimoniale si è rafforzata con mezzi propri di 211,8 milioni. Finnat prosegue la crescita organica, ma non solo. «Siamo sempre attenti alle operazioni straordinarie, valutiamo le opportunità che dovessero presentarsi», conclude Nattino.
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