Chiusura d’argento per l’Italia del nuoto in acque libere, a Stari Grad, isola di Hvar, Croazia, dove stamattina, con la staffetta 4×1500, sono terminati gli Europei di specialità: il bilancio azzurro è dunque di due ori (Paltrinieri e Taddeucci nella 5 km) e due argenti (la Taddeucci nella 10 km e questa staffetta) più due “legni”, che vuol dire due quarti posto (Paltrinieri nella 10 km, Taddeucci nella knockout, il fondo sprint).
La staffetta finale l’ha vinta l’Ungheria, che schierava in ultima frazione, contro Greg, Kristof Rasovzsky che non dimenticherà facilmente questi campionati: oro nella 10 e nel knockout, argento nella 5, quattro medaglie in quattro giorni.
E le altre tre frazioni magiare erano delle due ragazze d’oro, Mihalyvari 10 km e Fabian knockout, più l’altro medagliato Betlehem: dunque Ungheria quasi imbattibile.
Il quasi è spesso legato a Greg: Paltrinieri ha cercato di tener testa a Rasovzsky ma, ha detto, «Ho accusato un po’ di fatica quando ho provato lo strappo a metà della mia frazione; credevo di poterlo tenere più a lungo». Anche l’azzurro era alla quarta gara in quattro giorni: a 30 anni (31 a settembre, 24 a Los Angeles ’28…, dove in mare sarà una gara sola) non è facile. «Comunque sono contento di aver vinto lo sprint d’argento con il francese» ha aggiunto. Lo rivedremo in piscina a Roma, nei 1500 del “Sette Colli” di fine giugno.
L’apertura azzurra è stata di Giulia Gabbrielleschi. 16:25.95 per la sua frazione, cambio al quarto posto («Peccato che mi abbiano chiuso la scia, ho provato a prenderne un’altra» ha detto); poi è toccato a Ginevra Taddeucci, 16:33.02 («Ho tirato tantissimo») ed a Marcello Guidi, 15:20.34, alla fine più veloce di Greg, 15:22.04 (“L’importante era dare un buon cambio al capitano”).
Il tempo finale dell’Italia è stato di 1h03:41.39 mentre il tempo d’oro per l’Ungheria è stato di 1h03:39.45. Il finish cui alludeva Paltrinieri è testimoniato dal tempo di bronzo della Francia, 1h03:41.72.
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