Moda e Tendenze, ogni martedì
Iscriviti e ricevi le notizie via email
Venticinque anni di storia. Ermanno Scervino celebra un percorso fatto di eleganza, coraggio e stile inconfondibile. «Ogni tappa ha avuto un ruolo fondamentale, ma sicuramente l’inizio, i primi anni 2000, sono stati i momenti più emozionanti», ricorda lo stilista, (alla guida con Tony Scervino socio e Ad), evocando i primi passi di un brand che oggi brilla a livello internazionale. Proprio nel 2000, Natalia Vodianova fu protagonista della prima campagna: allora giovane icona, oggi torna a chiudere e aprire simbolicamente un cerchio di memoria e continuità. Femminilità, cura sartoriale e attenzione ai dettagli restano il cuore del marchio, mentre il linguaggio si evolve per raccontare la donna Scervino di oggi: sofisticata, libera, cosmopolita e consapevole. La collezione celebrativa dialoga tra passato e presente, tra codici storici e nuove contaminazioni, incarnando la forza del Made in Italy e della bellezza senza tempo. In tre parole? Femminilità, ricerca e sperimentazione: l’essenza di Ermanno Scervino.
Venticinque anni di Ermanno Scervino: Guardando indietro, quale crede sia stato il momento più significativo nella storia del brand?
«Ogni tappa ha avuto un ruolo fondamentale, ma sicuramente l’inizio, i primi anni 2000, sono stati i momenti più emozionanti: la nascita di un sogno che è diventato realtà. L’affermazione del marchio a livello internazionale e il riconoscimento del nostro stile unico sono stati momenti di grande orgoglio».
Natalia Vodianova è stata protagonista della vostra prima campagna e oggi torna: quali ricordi personali porta con sé quella scelta e cosa rappresenta per voi riportare la stessa modella che aveva segnato il debutto del marchio?
«Con Natalia c’è un legame speciale: nel 2000 era una giovane donna che con la sua eleganza naturale, seppe incarnare perfettamente quella la nostra identità. Averla ancora oggi in questa occasione, dopo 25 anni, è un cerchio che si chiude e che si apre allo stesso tempo: un segno di continuità. È un ritorno che porta con sé emozione, memoria e una grande forza simbolica. Per noi una musa non è solo un volto, ma una presenza che racchiude valori, stile, una continua fonte di ispirazione. Natalia, oggi come allora, incarna quell’ideale di femminilità che meglio rappresenta l’universo Ermanno Scervino».
Quali sono i codici estetici che Ermanno Scervino ha mantenuto costanti in questi 25 anni e quali invece sono evoluti?
«Lo stile, la femminilità e la cura maniacale al dettaglio sartoriale sono sempre state le nostre costanti, è il linguaggio con cui questi valori vengono continuamente tradotti a essersi evoluto: l’attenzione verso i cambiamenti del costume e delle donne di oggi è la chiave».
Come è cambiata la donna Ermanno Scervino in queste due decadi e come viene raccontata in questa nuova campagna?
«Da sempre la donna Scervino è sofisticata, consapevole, indipendente, cosmopolita e libera. Anche la nuova campagna racconta questa femminilità, con forza, naturalezza e orgoglio. Proprio nella tensione silenziosa tra il corpo di una donna e la grammatica dell’abbigliamento da uomo si produce il conflitto più sottile di questa campagna. I cappotti in spigato, i pantaloni dritti e imponenti, le giacche pied-de-poule, le cinture sovrapposte, i guanti lunghi sembrano usciti da un guardaroba maschile metropolitano. Ma è nell’incontro con ciò che evoca la sfera dell’intimo, la sottoveste, il bustier, una maglia leggera o un reggicalze con bordo di pizzo, che questi abiti trovano una nuova direzione. Non diventano più audaci, ma più severi, rivendicano una dignità antica».
Qual è la più grande sfida che Ermanno Scervino ha affrontato in questi 25 anni e come l’ha superata?
«La sfida più grande è stata crescere, sviluppare rimanendo fedeli alla propria identità, al proprio stile. In un mondo in cui tutto muta velocemente, siamo sempre noi stessi ma rinnovandoci grazie a un continuo lavoro di ricerca e sperimentazione».
Quali sono le ispirazioni dietro la collezione celebrativa del 25° anniversario?
«La collezione nasce da un dialogo tra passato e presente: i codici che ci hanno reso riconoscibili e le nuove contaminazioni che riflettono il nostro tempo. È una celebrazione della sartorialità, del Made in Italy e della bellezza senza tempo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA